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WALL STREET: CHIUSURA CONTRASTATA PER LE BORSE

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Wall Street chiude la seduta su due binari, con il Dow Jones in rosso e il Nasdaq lievemente positivo.

Gli indici sono riusciti cosi’ a recuperare terreno rispetto alle prime battute delle contrattazioni, quando forte era stata la flessione del listino delle blue chip, sulla scia di alcune notizie negative provenienti dal fronte societario.

Sui mercati hanno infatti tenuto banco, per gran parte della giornata, i “profit warning” lanciati dalla conglomerata Honeywell (HON – Nyse) e dal colosso delle infrastrutture per tlc Lucent Tech (LU – Nyse). Non hanno aiutato, tra l’altro, le notizie provenienti dalle piazze finanziarie europee, che hanno visto protagonista la bancarotta dell’operatore telefonico tedesco Mobilcom, controllato da France Telecom (FTE – Nyse Adr).

Il Nasdaq ha chiuso a 1.291,40 (+0,92%) ;
Il Dow Jones a -8.312,69 (-0,80%);
L’S&P 500 a 889,81 (+0,33%) ;

A frenare il trend ribassista e’ stato poi il dollaro. Il recupero del biglietto verde ha smorzato, seppur lievemente, le preoccupazioni degli investitori.

Permane tuttavia la cautela, considerate le minacce di nuovi attacchi terroristici. In mattinata si e’ parlato della possibilita’ di un attacco allo stato della Florida. Ha destato sospetti anche l’esplosione avvenuta in uno stabilimento chimico del Texas.

Da segnalare inoltre l’intensificarsi delle tensioni tra USA e Iraq, dopo che Saddam Hussein ha detto ”no” a un ritorno incondizionato degli ispettori Onu nel Paese. Tutti elementi che non favoriscono certamente gli acquisti sull’azionario.

E le buone notizie provenienti dal fronte macroeconomico continuano a essere accolte con indifferenza dagli investitori. I mercati hanno infatti snobbato sia le vendite al dettaglio che i prezzi alla produzione, entrambi superiori alle stime, per concentrarsi sul dato preliminare di settembre relativo alla fiducia dei consumatori redatto dall’Universita’ del Michigan, in calo per il quarto mese consecutivo.

SUGLI INDICI

Seduta poco felice per il Dow Jones. L’indice dei titoli industriali non ha retto al profit warning lanciato nella tarda serata di giovedi’ dalla conglomerata Honeywell (HON – Nyse). In rosso anche le blue chip Caterpillar (CAT – Nyse) e Boeing (BA – Nyse). Il segno meno non ha poi risparmiato il colosso General Electric (GE – Nyse), che in giornata ha comunicato l’ammontare del dividendo che sara’ distribuito agli investitori.

Giornata migliore per il Nasdaq. Il listino tecnologico e’ stato sostenuto dai rialzi del settore software (GSO), che ha guardato con favore al progresso di Adobe Systems (ADBE – Nasdaq. Il titolo e’ stato premiato dalla banca d’affari USB Piper Jaffray.

DA SEGNALARE

Tra le altre notizie negative, le nuove informazioni sulla frode fiscale perpetrata dal colosso petrolifero texano Chevron Texaco (CVX – Nyse).

SETTORI

L’allarme sugli utili lanciato dal colosso delle infrastrutture per tlc Lucent Tech (LU – Nyse) ha avuto effetti contagio sul comparto delle tlc (XTC – Nyse). Tra i titoli in ribasso, Nortel (NT – Nyse) e SBC Communications (SBC – Nyse).

Effetto Lucent anche sui titoli infrastrutture internet (NWX ). In rosso Cisco Systems (CSCO -Nasdaq ).

In rialzo i titoli software (GSO -Nasdaq ), che hanno guardato con favore alla buona performance di Adobe Systems (ADBE – Nasdaq). In progresso Microsoft (MSFT – Nasdaq) e Veritas (VRTS – Nasdaq). In controtendenza, invece, il titolo del n.1 tedesco del software SAP (SAP – Nyse), bacchettato da una nota negativa di UBS Warburg .

Seduta positiva anche per i titoli internet (DOT ). Protagonista del settore e’ stato il titolo del portale software Yahoo! (YHOO – Nasdaq), premiato da una nota positiva della banca d’affari First Albany . In rialzo eBay (EBAY – Nasdaq) e Aol-Time Warner (AOL – Nyse) .

A LIVELLO MACROECONOMICO:

Ha deluso le attese il dato preliminare di settembre sulla fiducia dei consumatori redatto dall’Universita’ del Michigan, che si e’ attestato a quota 86,2 punti, contro gli 87 stimati. Subito dopo la diffusione del dato, gli indici hanno fatto registrare i minimi della seduta, per poi riprendersi parzialmente.

Ignorati i dati positivi sulle vendite al dettaglio e i prezzi alla produzione di agosto, comunicati prima dell’apertura delle contrattazioni.

Le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita dello 0,8%, contro lo 0,5% stimato dal mercato. Escludendo la componente relativa alle auto, l’indicatore ha messo a segno un rialzo dello 0,4%, contro il +0,2% previsto.

L’indice dei prezzi alla produzione e’ risultato invariato rispetto al mese precedente. Gli analisti avevano stimato un incremento dello 0,2%. L’indice ”core” ha registrato un calo dello 0,1%, contro il +0,1% atteso.