Chiusura su due binari per i mercati americani, che nel pomeriggio riescono a risalire dai minimi toccati attorno alla meta’ seduta.
Il Dow Jones chiude in lieve rialzo, sostenuto da retail (RLX) e farmaceutici (DRG). Tra questi, da segnalare la buona performance di Johnson & Johnson (JNJ – Nyse) e Merck (MRK – Nyse).
In calo il Nasdaq, che ha visto protagoniste le perdite di semiconduttori (SOX) e hardware (GHA).
A mettere un freno ai mercati sono stati oggi anche i dati macroeconomici inferiori alle stime sulla vendita di case esistenti di novembre e sul Chicago Pmi di dicembre .
Continuano poi a preoccupare gli investitori le tensioni geopolitiche, che hanno depresso le quotazioni del dollaro e trascinato al rialzo il prezzo del petrolio .
A un giorno dalla fine del 2002, l’esito e’ amaro. I mercati USA chiuderanno in rosso per il terzo anno consecutivo . Un triste record che non si verificava dalla Grande Depressione (1929).
Anche il mese di dicembre e’ destinato a terminare in negativo. L’S&P 500 ha lasciato sul terreno il 6,5%, il Dow ha registrato un calo del 6,7% e il Nasdaq ha bruciato l’8,8%.
Tuttavia gli ottimisti non hanno alcuna intenzione di mollare la presa. Tra gli altri, la societa’ di ricerca sui fondi Trim Tabs si e’ dichiarata “bullish” sui mercati azionari.
ALTRI TEMI DELLA SEDUTA
Le banche d’affari, dopo la pausa festiva, sono tornate a sfornare i loro giudizi. Sotto i riflettori la decisione di Merrill Lynch di emettere una nota negativa sul comparto Internet (GIN ).
Dopo un avvio positivo, hanno virato in rosso i semiconduttori (SOX ). L’indice di riferimento, il Philadelphia Semiconductor Index e’ arrivato durante le contrattazioni al di sotto del minimo di dicembre.D’altronde l’annuncio diffuso dalla Semiconductor Industry Association (SIA) sulle vendite globali dei chip nel mese di novembre non ha convinto alcune banche d’affari, tra cui Credit Suisse First Boston. La reazione e’ stata cosi’ positiva solo nei primi minuti di contrattazione.
Nel finale ha recuperato il settore retail (RLX – Nyse). A trainare al rialzo i titoli del settore e’ stata la decisione di Salomon Smith Barney di rivedere al rialzo le stime sugli utili del quarto trimestre di
J.C. Penney (JCP – Nyse). Il titolo ha incamerato un progresso superiore al 3%. In progresso anche la blue chip Wal-Mart (WMT – Nyse), che in mattinata ha confermato le stime. Da segnalare che la banca d’affari Bear Stearns ha dichiarato inoltre di essere fiduciosa sulle vendite comparate di WMT e di altri gruppi del settore, tra cui J.C. Penney (JCP – Nyse). Meno rosee le previsioni per altri retail, quali Target (TGT – Nyse) e Federated Department (FD – Nyse). Ma ha recuperato nel finale la stessa Federated Department (FD – Nyse), che in mattinata aveva dichiarato che le vendite comparate relative al periodo novembre-dicembre registreranno una flessione del 4,5%.
SUI LISTINI
A trascinare al ribasso il Nasdaq e’ stata la performance negativa dei semiconduttori (SOX). Hanno sofferto sul tabellone elettronico Xilinx (XLNX -Nasdaq) e Intel (INTC -Nasdaq). Male anche il titolo hardware Network Appliance (NTAP – Nasdaq), nonostante il giudizio positivo di Merrill Lynch. L’azione ha continuato a scivolare, con una perdita superiore al 9%. Secondo alcune voci di mercato NTAP soffrirebbe la concorrenza di altre societa’ appartenenti al settore hardware. Il titolo Internet eBay (EBAY – Nasdaq), dopo una reazione inizialemnte tiepida, ha reagito con favore alla nota positiva di Goldman Sachs. Ha ceduto piu’ del 6% CMGI (CMGI – Nasdaq), dopo la decisione del presidente della societa’ di vendere 200.000 azioni ordinarie. Positiva la performance di Amazon (AMZN – Nasdaq), in recupero dopo i ribassi delle sedute precedenti.
Sul Dow Jones, bene il colosso retail Wal-Mart (WMT -Nyse), che ha confermato le stime. In rosso Hewlett Packard (HPQ -Nyse), dopo una nota negativa di Morgan Stanley. Ha ceduto anche IBM (IBM -Nyse), che non e’ riuscita a beneficiare di alcune voci di mercato, secondo cui il colosso informatico si sarebbe aggiudicato un contratto del valore di $5 miliardi. In rialzo General Motors (GM – Nyse). Un articolo del Financial Times ha comunicato che la societa’ avrebbe risparmiato circa $1,5 miliardi, grazie al suo sistema di produzione.
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