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Wall Street chiude una giornata piatta: vincono i titoli difensivi

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New York – Seduta all’insegna del nervosismo per i listini azionari americani, con gli investitori che preferiscono prendersi una pausa dopo i recenti rally, in attesa di maggiori segnali domani da parte della Federal Reserve.

In chiusura il Dow Jones guadagna +37,69 punti (+0,29%) a 12.959,71, l’indice allargato S&P500 +0,22 punti (+0,02%) a 1.371,09 punti. Da parte sua il Nasdaq, paniere dei tecnologici, si mostra in ribasso -4,68 punti (-0,16%) a 2.983,66.

Quanto alla crisi greca, la decisione del settore privato di accettare di subire delle perdite sul debito in portafoglio, porta i 17 ministri dell’eurozona, oggi riuniti a Bruxelles, all’approvazione dei nuovi €130 miliardi in aiuti. Al centro dei colloqui anche gli sforzi di tagli in bilancio in Spagna e il programma di aiuti in Portogallo.

Come per le Borse europee e le Piazze asiatiche, in giornata a pesare sui mercati mondiali sono i dati giunti dalla Cina. Soffre dei numeri della bilancia commerciale a febbraio, con il deficit più forte da 22 anni. Le esportazioni cinesi sono cresciute di +18,4% a febbraio, rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni hanno registrato +39,6%. Deficit commerciale di $31,5 miliardi.

La Banca centrale della Cina afferma di avere tanto spazio a disposizione per adattare la politica monetaria alla situazione economica, per supportare la crescita del credito. Il tutto considerando la volatilitĂ  dei flussi di capitale, che rischiano di minare il reale valore e la capacitĂ  di apprezzamento dello yuan.

A livello settoriale i titolli difensivi sono i piu’ richiesti, con utilities e grandi magazzini in prima linea. Energetici e finanziari sono invece i piu’ colpiti dalla lettera.

Tra i singoli, in vetta al Dow troviamo i titoli Disney, nonostante il deludente esordio di “John Carter”. Spiccano i rialzi di ExxonMobil, che si muove in controtendenza rispetto al settore petrolifero, penalizzato dal ritracciamento del prezzo dell’oro nero.

I finanziari fanno molta fatica: American Express (oltre -0,81%), Bank of America (-0,75%) e JPMorgan Chase (-1,19%) si distinguono in negativo. L’indice di riferimento del comparto KBW Bank cede oltre un punto percentuale.

L’S&P500 e’ in rialzo per la quarta settimana di fila, arrivando a circa +9% da inizio 2012, grazie alla solidita’ degli ultimi dati relativi al mercato del lavoro degli Stati Uniti, che pero’ lasciano non pochi dubbi sulla ripresa

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“Si è trattato di un inizio di anno nettamente superiore alle aspettative”, ha commentato a Bloomberg Henrik Drusebjerg, strategista per Nordea Bank a Copenhagen. “Quello che molti di noi pensavano sarebbe stato un processo dell’intero anno, in veritĂ  si è manifestato in appena due mesi. Se c’è un qualcosa che indicherĂ  a un rallentamento della crescita economica, gli investitori saranno molto veloci nel portare a casa dei profitti”.

Tra le notizie societarie, se supereranno gli stress test della Federal Reserve, Wells Fargo, Citigroup e altre 11 banche aumenteranno i dividendi e i piani di buyback di $9 miliardi. Si tratta di un incremento del 30% rispetto a quanto speso da tredici dei 19 principali gruppi del settore bancario americani l’anno scorso.

All’interno del comparto hi-tech, in calo Oracle, il secondo piĂą grande produttore di software, dopo la decisione di Jefferies Group di abbassare il suo giudizio sul titolo.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, non sono attesi dati di rilievo.

In ambito valutario l’euro in ripresa nei confronti del dollaro a $1,3148, piatto sullo yen a JPY 108,25. Rapporto dollaro/yen in flessione -0,28%, a JPY 82,30.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures con scadenza ad aprile sono negativi a quota $106,34 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.699,80.