Seduta in forte ribasso per i mercati USA, depressi da un cocktail di notizie sconfortanti sui fronti macroeconomico e geopolitico.
“Si sperava in un effetto positivo del dato sulla fiducia dei consumatori – dice a Wall Street Italia Cesare De Novellis, senior vice president della banca d’affari Jefferies -, ma non e’ stato cosi’. I mercati si sono concentrati sul dato relativo ai prezzi alla produzione, che ha sottolineato ancora una volta che il rischio di deflazione negli Stati Uniti e’ reale.
A cio’ si aggiungono il rafforzamento dell’oro (GOX – CBOE), spiegato in parte dal peggioramento della situazione venezuelana, su cui aleggia lo spettro della guerra civile, e la debolezza del dollaro, che oggi ha rotto soglie importanti nei confronti dell’euro.
L’outlook per i prossimi giorni non e’ troppo incoraggiante. Se il tanto temuto sciopero dei trasporti di New York dovesse concretizzarsi, cio’, oltre ad incidere significativamente sull’economia della citta’, potrebbe avere un impatto negativo sui volumi, con conseguente aumento della volatilita’”.
Il Nasdaq ha chiuso a 1.362,57 (-2,64%)
Il Dow Jones a 8.433,85 (-1,22%)
L’S&P 500 a 889,50 (-1,34%)
Ma non sono mancate alcune notizie incoraggianti. Da segnalare in particolare la trimestrale superiore alle stime della societa’ di software Adobe Systems (ADBE – Nasdaq) e le previsioni positive del colosso delle bevande Coca Cola (KO – Nyse).
Praticamente ignorato dai mercati il dato in linea con le stime sulle scorte di magazzino di ottobre, che sono aumentate dello 0,2%.
Gli investitori attendono di conoscere la nuova composizione del Nasdaq 100, che verra’ annunciata in tarda serata.
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