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WALL STREET CHIUDE POSITIVA, NASDAQ +1,25%

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Mettendo fine a tre giorni di continui ribassi, il Nasdaq Composite riesce a chiudere la seduta odierna in discreto guadagno, con un incremento di circa l’1,25%.

Al rimbalzo del tabellone elettronico hanno contribuito in particolare Oracle (ORCL – Nasdaq) e Amazon.com (AMZN – Nasdaq). In forte calo, invece, XO Communications (XOXO – Nasdaq).

Per il mese di maggio, il Nasdaq ha segnato una perdita dello 0,2%. Nonostante la chiusura positiva di oggi il tabellone elettronico non e’ riuscito a mettere a segno un guadagno per due mesi consecutivi come alcuni trading invece auspicavano.

Buoni anche i rialzi sul Dow Jones che tuttavia non riesce a rimanere sopra quota 10.950 punti.

Il Nasdaq ha chiuso a 2.110,51 (+1,25%), il Dow Jones a 10.911,94 (+0,36%), l’ S&P 500 a 1.255,84 (+0,62%) e il Russell 2000 a 496,50 (+0,51%).

La giornata e’ iniziata all’insegna dell’ottimismo e gli investitori sono apparsi piu’ sicuri di una prossima ripresa dell’economia americana e degli utili aziendali.

“Attualmente si possono trovare piu’ ragioni per comprare che vendere – ha sottolineato Art Hogan, chief market analyst presso Jefferies & Co. – le prospettive per il quarto trimestre dell’anno appaiono migliori di qualche mese fa”.

Alcuni analisti hanno giustificato invece il rimbalzo di oggi con le speculazioni dei cacciatori d’occasione.

“Abbiamo avuto un paio di sedute negative e oggi assistiamo a un buon rialzo – e’ stato il commento di Larry Seibert di Barrett Associates – in aprile molti investitori si sono lasciati sfuggire opportunita’ importanti di guadagno e ora non vogliono ripetere lo sbaglio”.

Di diverso parere, James Tillar di Dean Investment Associates, secondo cui non vi sono segnali evidenti che i mercati e l’economia possano invertire la tendenza nel breve.

Tillar basa i suoi commenti sulle pessime performance di Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) e sui continui licenziamenti che si stanno verificando nelle societa’ high tech.

Nonostante la discreta crescita di oggi, segnali di prudenza arrivano anche da Philip J. Roth, principal di Morgan Stanley, il quale consiglia agli investitori di tenersi preparati anche ad un calo fino ai minimi di marzo-aprile o addirittura a nuovi minimi.

Dopo aver detto – mercoledi’ – di attendersi una ripresa dei mercati USA verso l’estate, l’analista ritiene infatti che se non vi sara’ un consolidamento questa settimana, una condizione di ipervenduto potrebbe svilupparsi nel breve termine.

Indicazioni positive giungono invece dal fronte dei fondi azionari. Dopo due mesi di flusso d’investimento negativo – a febbraio sono stati riscattati $3,3 miliardi e a marzo $20,6 miliardi – i fondi azionari hanno registrato investimenti netti di $19,3 miliardi.

I dati di Investment Company Institute, l’associazione di categoria, mostrano che la maggior parte degli investimenti – $17,5 miliardi – sono andati ai fondi azionari americani, mentre quelli dei mercati emergenti hanno continuato a perdere denaro, sebbene il flusso in uscita sia stato relativamente ridotto a $31 milioni.

Sul fronte macroeconomico, sostanzialmente invariato il Chicago PMI, l’indice dei manager responsabili degli ordini di acquisto per le aziende dell’area di Chicago, mentre al di sopra delle attese i sussidi di disoccupazione nella settimana passata (vedi anche USA: indice Chicago PMI a 38,7 in maggio e USA: sussidi di disoccupazione in aumento).

Sui listini in generale, hanno mostrato una tendenza al rialzo i settori forniture per l’ufficio, chip, aereo, ferroviario, internet, brokeraggio, alluminio, infrastrutture per le tlc, chimico, carta, biotech, software, edilizio.

In ribasso, invece, i settori assicurativo, bevande analcoliche, ristorazione, petrolifero, cosmetico, editoriale, oro.

Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:

1) Arizona land Income (AZL – Amex) +795,00%;
2) Starmedia Network (STRM – Nasdaq) +37,81%;
3) Harrington Financial Group (HFGI Nasdaq) – +32,31%;
4) ChromaVision Medical System (CVSN – Nasdaq) +32,33%;
5) Waste Holdings (WWIN – Nasdaq) +30,04%.

I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:

1) Delcath System (DCTHU – Nasdaq) -30,51%;
2) Mpower Communications (MPWRP – Nasdaq) -25,00%;
3) Pinnacle Holdings (BIGT – Nasdaq) -23,44%;
4) Echostar (DISHP – Nasdaq) -21,75%;
5) Hamilton Bancorp (HABKE – Nasdaq) -21,13%.

Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:

Nel settore chip:

StMicroelectronics (STM – Nyse) ha tagliato le previsioni del capitale da investire per il 2001 del 21% dai $1.9 miliardi a $1.5 miliardi.
Nelle contrattazioni di oggi non ha subito variazioni di rilievo.
(Vedi Chip: StMicroelectronic riduce investimenti )

Nel settore forniture per l’ufficio:

Xerox (XRX – Nyse) ha guidato i rialzi di oggi sul New York Stock Exchange e ha chiuso conquistando circa il 9,75%.
(Vedi Borsa: Xerox +13% su pratiche contabili )

Nel settore chimico:

Gli analisti di UBS Warburg sono convinti che il colosso chimico DuPont (DD – Nyse) sara’ protagonista di una debole crescita nei prossimi 5-10 anni. Nonostante questa previsione, DuPont oggi ha messo a segno un aumento di oltre l’1,25%.
(Vedi Chimica: DuPont, crescita debole per 5-10 anni )

Nel settore finanziario:

CSFBdirect Inc. (DIR – Nyse), il broker online controllato dalla banca d’affari Credit Suisse First Boston, sta pianificando il licenziamento di 180 dipendenti, pari al 14% della sua forza lavoro negli Stati Uniti. In borsa, ha ceduto oltre l’0,75%.
(Vedi Broker: CSFBdirect taglia 180 posti negli Usa )

Nel settore dei software:

Microsoft (MSFT – Nasdaq) sta mettendo in atto il maggiore e piu’ rischioso cambiamento nella storia della societa’ in relazione al prezzo al pubblico dei prodotti. Negli scambi di oggi, non ha riportato particolari variazioni.
(Vedi Microsoft sceglie software in abbonamento )

Nel settore wireless:

Secondo la societa’ di ricerca Gartner Group, la finlandese Nokia (NOK – Nyse) e l’americana Motorola (MOT – Nyse) mantengono rispettivamente la prima e seconda posizione, ma la svedese Ericsson (ERICY – Nasdaq) viene scalzata dal terzo posto dalla tedesca Siemens (SI – Nyse). Nokia ha guadagnato oltre il 2,5%, Motorola piu’ del 4%, Ericsson, invece, e’ in ribasso dello 0,75%.
(Vedi Wireless: Nokia leader, Siemens scalza Ericsson )