Nonostante un tentativo di recupero, i principali indici USA chiudono la seduta in territorio negativo, sotto il peso del settore high tech: il Nasdaq Composite segna una flessione di circa il 2%, mentre l’indice Dow Jones rimane ancorato sotto quota 10.900 punti.
Il Nasdaq ha chiuso a 2.156,07 (-1,93%), il Dow Jones a 10.866,46 (-0,16%), l’ S&P 500 a 1.255,45 (-0,46%) e il Russell 2000 a 490,18 (-0,32%).
Snobbando i commenti positivi provenienti da General Electric (GE – Nyse), i mercati sono rimasti per tutta la seduta sotto la morsa del colosso Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), che nella serata di martedi’ ha presentato risultati trimestrali in calo sull’anno.
A mettere in guardia gli investitori sono stati pero’ i commenti negativi di John Chambers, amministratore delegato del leader mondiale di infrastrutture per le telecomunicazioni.
Pur mantenendo invariate le stime sul secondo trimestre dell’anno, il quarto fiscale, Chambers ha fatto sapere che non sara’ una sorpresa se il prossimo esercizio si attestera’ al di sotto delle aspettative correnti, ossia un calo delle vendite fino al 10% rispetto ai primi tre mesi del 2001.
“Siamo dentro un fosso ben piu’ profondo di quanto ci aspettassimo – ha detto Chambers – e crediamo che cio’ sia dovuto a problematiche legate ad aspetti macroeconomici e agli investimenti”.
Le performance di Cisco sembrano aver influito su tutto il settore high tech, che a sua volta ha soffocato le blue chip inserite nell’indice Dow Jones. Male anche il peso del comparto semiconduttori dopo il ‘profit warning’ di National Semiconductor (NSM – Nyse) e le voci su Intel (INTC – Nasdaq). Per avere maggiori informazioni su Intel e gli altri rumor di oggi vai alla sezione RUMORS, che trovi sul menu in cima alla pagina.
“Il modo migliore in cui il mercato si costruisce un fondo e’ attraverso una serie di sedute di ribassi e successive riprese verso la fine della giornata borsistica – commenta Robert Dickey, technical strategist presso Dain Rauscher – questo e’ un segnale che gli investitori non vogliono perdere alcuna possibilita’ di guadagno e ritornano a comprare sui ribassi”.
Dickey sostiene che gli analisti tecnici sperano che questa strategia continui nelle prossime settimane, prima che il mercato provi nuovamente a sfondare al rialzo le resistenze.
“Psicologicamente sarebbe preferibile che il mercato si stabilizzasse prima di tentare un trend di rialzo dopo il meeting della Federal Reserve del 15 maggio – conclude l’analista – per ora e’ bene attendere ed essere grati se il mercato oscilla ai livelli attuali”.
In assenza di dati macroeconomici, gli investitori continuano a tenere gli occhi puntati sulla Federal Reserve, il cui organo di politica monetaria si riunisce fra soli 6 giorni. La maggioranza degli economisti a Wall Street si aspetta un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base.
Un sondaggio condotto dalla National Association for Business Economics (NABE) tra 27 economisti americani rivela che questi sono fiduciosi sull’abilita’ della banca centrale USA di riportare l’economia sul giusto binario. Gli inetrvistati prevedono per il 2001 una crescita economica del 2% e per l’anno prossimo un incremento del 3,1%.
Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:
1) RailWorks (RWKS – Nasdaq) +47,93%;
2) Harmonic (HLIT – Nasdaq) +38,20%;
3) XM Satellite Radio Holdings (XMRS Nasdaq) – +36,85%;
4) Socket Communications (SCKT – Nasdaq) +34,02%;
5) Saf T Lok (LOCKD – Nasdaq) +27,27%.
I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:
1) WSI Holdings (VIS – Amex) -41,86%;
2) Allied Devices (ALDV – Nasdaq) -29,68%;
3) Witness Systems (WITS – Nasdaq) -24,17%;
4) Katy Industries (KT – Nyse) -26,88%;
5) Edelbrock (EDEL – Nasdaq) -19,93%.
Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:
Nel settore infrastrutture per le tlc:
Cisco (CSCO – Nasdaq) cede oggi oltre il 6% dopo aver riportato nel primo trimestre una perdita netta di $2,7 miliardi. John Chambers, l’amministratore delegato della societa’, ha inoltre fatto sapere che non sarebbe sorpreso se la soceta’ mancasse gli obiettivi di bilancio previsti per il secondo trimestre, il suo quarto fiscale.
(Vedi Preborsa: Cisco -6% dopo utili e stime future )
Nel settore industriale:
General Electric (GE – Nyse) prevede che gli utili di quest’anno supereranno $1,45 ad azione, restringendo quindi le aspettative precedenti di $1,40-$1,50. In borsa il titolo non ha subito grandi variazioni.
(Vedi GE Anticipa utili superiori alle previsioni )
Nel settore entertainment e comunicazione:
News Corp Ltd. (NWS – Nyse), ha riportato nel suo terzo trimestre fiscale, terminato il 31 marzo, utili al netto delle tasse di $127 milioni pari a 12 centesimi per azione. Guadagna nelle contrattazioni quasi l’1%.
(Vedi Utili: News Corp superiore alle aspettative )
Nel settore chip:
National Semiconductor (NSM – Nyse) ha annunciato nella tarda serata di martedi’ che le vendite relative al secondo trimestre dell’anno, il suo quarto fiscale, saranno in calo tra il 16% e il 18% rispetto ai tre mesi precedenti. In borsa ha conquistato piu’ dello 0,25%.
(Vedi Chip: National Semi lancia ‘profit warning’ )
Nel settore informatico:
3Com (COMS – Nasdaq) ha lasciato sul campo quasi l’8% dopo aver annunciato che il fatturato relativo al secondo trimestre dell’anno, il suo quarto fiscale, potrebbe essere inferiore a quanto anticipato il 21 marzo scorso, ossia $550-$600 milioni.
(Vedi Borsa: 3Com -6% dopo ‘profit warning’ )
Nel settore software:
Microsoft (MSFT – Nasdaq) e’ in ribasso di circa il 2,25%. La piu’ grande softwarehouse del mondo ha annunciato il lancio del nuovo sistema operativo Windows XP per il 25 ottobre prossimo. Gli analisti a Wall Street avevano anticipato la commercializzazione gia’ a settembre, in coincidenza con l’inizio delle scuole dopo la pausa estiva.
Nel settore computer:
Michael Dell, presidente di Dell Computer (DELL – Nasdaq), ritiene che il settore dei pc potrebbe riprendere la crescita verso la fine del 2001, terminando cosi’ il declino iniziato lo scorso anno. Nelle contrattazioni ha conquistato l’1%.
(Vedi PC: Dell vede la ripresa verso la fine dell’anno)