Chiusura in negativo per gli indici di New York, trascinati dalla sfiducia degli investitori, scettici su una ripresa economica e degli utili aziendali nel breve termine.
Verificare chiusure ufficiali in prima pagina.
Sotto i riflettori l’economia USA dopo che il ministro del Tesoro americano, Paul O’Neill, mercoledi’ ha detto che a causa dell’attacco terroristico dell’11 settembre, la ripresa dell’economia americana “avverra’ con almeno un trimestre di ritardo rispetto alle previsioni precedenti”.
O’Neill ha dichiarato che e’ comunque troppo presto per giudicare gli effetti a lungo termine dell’attentato.
Steven Roach, economista della Morgan Stanley, ha dichiarato in un’intervista che l’impatto del terrorismo sull’ economia americana non ha ancora dispiegato totalmente i suoi effetti negativi, e che la recessione e’ destinata quindi ad approfondirsi, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo.
Secondo Roach la recessione, che e’ la quinta per gli Usa dal 1970, non passera’ prima di meta’ del 2002. Ma nel frattempo l’America, e l’intera economia globale, dovranno fare i conti con un calo di fiducia dei consumatori, discesa dei prezzi in borsa, calo dei profitti delle aziende.
In seguito agli eventi dell’11 settembre, e all’incertezza dello scenario economico e politico internazionale, diverse banche d’affari hanno ridotto le stime sugli utili trimestrali di importanti societa’.
Sulla lista nera di Goldman Sachs per esempio, sono finite International Business Machines (IBM – Nyse), EMC Corp (EMC – Nyse), Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) e Intel (INTC – Nasdaq).
Terry Ragsdale, analista della banca d’affari, ha dichiarato che una ripresa nella domanda per i personal computer, che incrementerebbe la domanda di semiconduttori, sara’ ora rinviata perche’ gli eventi dell’11 settembre hanno ridotto la spesa da parte dei consumatori.
“Il mercato continuera’ a essere senz’altro volatile nelle prossime settimane, quando verranno pubblicati i risultati del terzo trimestre”, ha dichiarato Robert Dickey, technical strategist di Dain Rauscher.
L’analista ha dichiarato che i maggiori ribassi sono spesso seguiti da lunghi periodi durante i quali si cerca di creare una nuova base.
“A volte ci vogliono sei mesi prima che ritorni la fiducia degli investitori. E’ davvero un brutto periodo per i compratori”, ha concluso Dickey.
“Se guardo la mia watch list vedo un preannuncio positivo e sei negativi”, ha dichiarato James Schier, di Security Benefit Group, aggiungendo che mancano buone notizie per portare entusiasmo tra gli investitori”.
Giudizi negativi sono piovuti anche su Microsoft (MSFT – Nasdaq).
Il mercato attende ora il dato, in pubblicazione giovedi’, sulla previsione del prodotto interno lordo USA relativo al secondo trimestre. Il consensus e’ per una revisione a +0,1%, contro il +0,2% annunciato inizialemente, ma molti guardano gia’ avanti con forte pessimismo.
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