Chiusura in rosso per i mercati americani che, dopo aver oscillato indecisi per tutto il pomeriggio, hanno accentuato i ribassi negli ultimi minuti di contrattazioni.
Le perdite piu’ sostanziose le registra il Nasdaq Composite che segna una flessione di circa lo 0,8%.
Il Nasdaq ha chiuso a 2.173,55 (-0,82%), il Dow Jones a 10.935,17 (-0,15%), l’ S&P 500 a 1.263,51 (-0,24%) e il Russell 2000 a 489,64 (-0,66%).
Oltre alle prese di profitto, ad agire da freno sul mercato, sono state in particolare le performance negative registrate nel settore grande distribuzione e finanziario.
Su quest’ultimo influiscono negativamente i commenti di Prudential Securities su JP Morgan Chase (JPM – Nyse), una delle blue chip del comparto.
L’attenzione sembra essersi concentrata attorno alle infrastrutture per le comunicazioni, in attesa dei risultati di bilancio del colosso americano Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), previsti per martedi’ dopo la chiusura degli scambi di borsa.
L’interesse ora e’ rivolto soprattutto alle previsioni sul futuro della societa’ e alle nuove mosse nel programma di riorganizzazione – quali prodotti verranno tolti dalla produzione, il fatturato delle singole divisioni, la liquidita’ rimanente e il piano di riacquisto azionario.
Finora, infatti, Cisco ha anticipato solo un fatturato piatto o in ribasso del 10% per il quarto trimestre. Gli analisti prevedono comunque una ripresa nei trimestri a venire, anticipando utili di 2 centesimi ad azione per il prossimo periodo e successivamente 5-7-8 e 10 centesimi per i trimestri futuri.
Sui mercati inoltre prevale ancora l’incertezza sullo stato di salute dell’economia americana e sulle prossime mosse della Federal Reserve, il cui organo di politica monetaria si riunira’ il 15 maggio prossimo a Washington.
Per ora – e lo conferma un sondaggio condotto dal canale televisivo americano CNN – gli economisti a Wall Street prevedono una riduzione del costo del denaro di mezzo punto percentuale, la quinta dopo il taglio di 400 punti base dall’inizio dell’anno.
Dopo il rapporto sulla disoccupazione nel mese di aprile, indicazioni ulteriori sulla direzione futura della ‘locomotiva’ USA e gli obiettivi di taglio dei tassi tassi della Fed potrebbero giungere dai dati macroeconomici relativi alla produttivita’ nel primo trimestre e alle vendite al dettaglio di aprile, in agenda rispettivamente per martedi’ e venerdi’.
Ed e’ proprio su quest’ultimo, e sul dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, che si concentrano le attese degli operatori.
“Se le spese dei consumatori riescono a tenere, allora la produzione industriale puo’ riprendere a crescere a un tasso moderato”, dice Josh Feinman, capo economista di Deutsche Bank Asset Management.
Feinman sostiene infatti che, con il settore manifatturiero in recessione a causa del brusco calo degli investimenti, spetta ora ai consumatori mantenere l’economia sul giusto binario. Fino a questo momento – ricorda l’economista – la spesa dei consumatori e’ rimasta in territorio positivo, nonostante il calo dello scorso anno.
Sicuro del malessere economico e’ invece Wayne Angell, ex governatore della Fed e ora capo economista presso Bear Stearns, che consiglia di rimanere ribassisti nei confronti dell’economia.
“Crediamo che i dati sul prodotto interno lordo relativo al primo trimestre abbiano creato false speranze tra gli investitori – commenta Angell che, dopo il rapporto sul mercato del lavoro pubblicato venerdi’ scorso, ha alzato le probabilita’ di una recessione al 50%.
Un’utile indicazione su quale sia lo stato di salute dell’economia arriva anche dal fronte degli utili aziendali.
First Call/Thomson Financial ha calcolato infatti che, con solo il 13% delle societa’ comprese nell’indice S&P 500 che ancora deve presentare il proprio bilanci, gli utili societari relativi al primo trimestre 2001 sono del 3,8% sotto i risultati avuti nello stesso periodo dello scorso anno.
La societa’ di ricerca ritiene inoltre che la percentuale e’ destinata a peggiorare non appena alcuni colossi che mancano ancora all’appello – Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), Dell Computer (DELL – Nasdaq), Hewlett-Packard (HWP – Nyse) e Applied Materials (AMAT – Nasdaq).
First Call ipotizza per l’intero primi trimestre utili societari in discesa del 6,2%.
Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:
1) Multimedia Games (MGAMW – Nasdaq) +40,23%;
2) HMT TECHNOLOGY (HMTTG – Nasdaq) +40,00%;
3) Vixel (VIXL Nasdaq) – +39,83%;
4) LanOptics (LNOP – Nasdaq) +39,31%;
5) BancWest (BWE – Nyse) +37,35%.
I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:
1) Portal Software (PRSF – Nasdaq) -36,10%;
2) WestPoint Stevens (WXS – Nyse) -25,21%;
3) Nyer Medical Group (NYER – Nasdaq) -23,00%;
4) Casual Male (CMAL – Nasdaq) -22,71%;
5) Gold Standard (GSTD – Nasdaq) -22,44%.
Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:
Nel settore infrastrutture per le tlc:
Per la prima volta Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) dovrebbe annunciare un calo del fatturato e degli utili rispetto all’anno scorso.
Il numero uno delle infrastrutture per le tlc annuncera’ martedi’ i risultati del terzo trimestre, ma dopo aver previsto il mese scorso risultati inferiori alle aspettative, il mercato e’ preparato a cattive notizie. Nelle contrattazioni ha ceduto quasi il 2%.
(Vedi Cisco: domani bilancio e previsioni 2002)
Nel settore informatico:
Dopo le voci diffuse questa mattina dal Wall Street Journal, 3Com Corp. (COMS – Nasdaq) ha confermato un piano di riduzione dei costi che comprende il taglio del 30% della forza lavoro, pari a 3.000 dipendenti. In borsa, ha perso il 5,5%.
(Vedi 3Com conferma 3.000 licenziamenti e 3Com si prepara a ulteriori tagli forza lavoro )
Nel settore software:
Don Young di UBS Warburg sostiene che Microsoft (MSFT – Nasdaq) si stia accingendo ad annunciare nuove licenze sui suoi software. Oggi ha conquistato quasi l’1%.
(Vedi Software: Microsoft rivede modello finanziario? )
Nel settore infrastrutture per le tlc:
Lucent Technologies (LU – Nyse) ha lasciato sul campo oltre il 6% in seguito all’annuncio di dimissioni di Deborah Hopkins, responsabile finanziario dopo un solo anno per ‘perseguire altre opportunita’.
(Vedi Tlc: lascia responsabile finanziario di lucent)
Nel settore biotech:
Genentech (DNA – Nyse) ha fatto sapere di aver vinto la causa legale contro GlaxoSmithKline (GSK – Nyse) che l’aveva accusata di violazione di due brevetti. DNA perde il 3%, GSK conquista lo 0,5%.
(Vedi Biotech: Genentech vince causa contro Glaxo )
ViroPharma (VPHM – Nasdaq) e’ in ribasso di quasi l’8 %. Un rapporto pubblicato nel fine settimana da Barron’s mette in dubbio l’efficacia di Picover, un medicinale contro l’influenza sviluppato dalla societa’ che ancora deve ottenere l’approvazione delle autorita’ federali, .
Nel settore produttori di chip:
Rambus (RMBS – Nasdaq) e’ in calo del 7,5% . Nel corso della seduta di venerdi’, il titolo aveva perso oltre il 20% dopo essere stato sospeso dalle contrattazioni in attesa di un annuncio della societa’. A fine giornata poi, un comunicato del produttore di chip, ha fatto cadere le accuse di violazione di brevetti lanciate contro Infineon (IFX – Nyse), che cede il 2,25%.
Nel settore e-business:
Proxicom (PXCM – Nasdaq) guadagna oggi
circa il 31,5%. La societa’ di consulenza per l’e-business ha annunciato di aver ricevuto da Dimension Data Holdings PLC un’offerta per l’acquisizione di tutte le azioni in circolazione per $7,50 l’una. Il prezzo e’ quindi superiore ai $5,75 offerti da Compaq Computer (CPQ – Nyse), che adesso ha tre giorni a disposizione per rilanciare. Compaq perde il 2,25%.
Nel settore trasporti:
Il corriere espresso internazionale FedEx (FDX) e’ in discesa di quasi il 2,5% dopo aver ha annunciato questa mattina che non raggiungera’ le stime di bilancio per il secondo trimestre dell’anno, il suo quarto fiscale, a causa “del continuo deterioramento delle condizioni economiche”.
(Vedi Trasporti: Fedex lancia ‘profit warning’)