Società

WALL STREET CHIUDE IN ROSSO MA RECUPERA DAI MINIMI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Seduta decisamente altalenante per gli indici Usa che terminano le contrattazioni in rosso, ma decisamente lontani dai minimi toccati durante la prima meta’ delle contrattazioni, quando forte era stata l’ondata di vendite. Seppur limando i ribassi, tuttavia, i listini non sono riusciti a consolidare i guadagni messi a segno nell’ultima ora della seduta, quando il Dow Jones era riuscito addirittura ad azzerare le perdite e a virare in terreno positivo, dopo che in mattinata aveva sfondato quota 8.100 per la prima volta in 6 settimane.

Complici della rimonta finale del listino sono stati i guadagni delle blue chip Coca Cola (KO – Nyse) (premiata con un buy da Goldfman) e Boeing (BA – Nyse).

Testacoda anche per il Nasdaq, che ha assistito al recupero dei semiconduttori (SOX), che hanno chiuso in lieve calo, dopo le forti perdite della mattinata. Ma a frenare gli acquisti sul listino tecnologico sono state le vendite sui titoli software (GSO). Sia al Nyse che al Nasdaq si sono registrati volumi piu’ alti rispetto alla giornata di martedi’.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.252,13 (-0,62%)
Il Dow Jones a 8.172,45 (-0,43%)
L’S&P 500 a 869,46 (-0,46%)

Gli investitori sono cosi’ riusciti, seppur in modo parziale, a lasciarsi alle spalle quelli che all’inizio sono stati i temi dominanti della giornata. Stiamo parlando del ‘profit warning’ lanciato da JP Morgan (JPM – Nyse) e della cautela espressa dal colosso del software Oracle (ORCL – Nasdaq). Entrambe le notizie hanno portato i titoli a cedere l’11% durante il corso delle contrattazioni, alimentando il pessimismo degli operatori e scatenando un’ondata di vendite sui relativi settori. Altra notizia negativa, messa in secondo piano solo nelle ultime battute, e’ stato il ‘downgrade’ di Salomon Smith Barney sul settore IT .

E se il fronte societario ha vissuto una giornata all’insegna della turbolenza, complice l’accavallarsi di notizie dai toni chiaro scuri, il fronte macroeconomico ha rivelato un andamento positivo fin dal preborsa. Di buon auspicio e’ stata la comunicazione del deficit della bilancia commerciale di luglio, che ha indotto alcuni economisti a parlare di un aumento delle stime sul Pil relativo al terzo trimestre.

Sul fronte internazionale, si sono riaccese le preoccupazioni di un attacco Usa in Iraq. Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha infatti dichiarato di non credere alle aperture irachene, in quanto sarebbero solo “sotterfugi per prendere tempo e produrre nuove armi”. E’ tornato a salire il prezzo del petrolio. A sconfortare gli investitori anche la notizia di un attentato suicida in Israele, in cui due persone hanno perso la vita, mentre un’altra sarebbe rimasta ferita.

IL FUTURO ANDAMENTO DEI MERCATI

Nel frattempo l’analisi tecnica fa i conti e suggerisce nuovi livelli di supporto e di resistenza per i mercati americani. I prossimi livelli vanno individuati a quota 7.500 per il Dow Jones e a 775 per l’S&P 500. Rotto il supporto a quota 1.240, per il Nasdaq i prossimi supporti saranno a quota 1.235 e successivamente a quota 1.225. Guardando al rialzo, un livello di resistenza importante sarebbe rappresentato dal livello a quota 1.250, seguito da 1.260.

TITOLI E SETTORI DA TENERE D’OCCHIO

► Il Dow ha visto protagonista anche General Electric (GE – Nyse), in recupero nella seconda meta’ della seduta, sulla scia della comunicazione degli ordini di agosto. Tra le blue chip si e’ messa in evidenza anche McDonald’s (MCD – Nyse), bacchettata da Goldman Sachs.

FINANZIARI (DJ_FIN). Limano le perdite nel finale . Il comparto ha scontato in modo molto pesante, nelle prime battute della seduta, il ‘warning’ lanciato da JP Morgan (JPM – Nyse). Il warning di JPM ha subito recato danno anche agli altri colossi finanziari. UBS Warburg ha tagliato le stime di Citigroup (C – Nyse) relative al 3° e al 4° trimestre. Ridotte anche le stime sul 2002, invariate invece quelle del 2003. In rosso anche Merrill Lynch (MER – Nyse).

SOFTWARE (GSO). Effetto Oracle sul comparto . Il settore ha registrato pesanti ribassi durante la prima meta’ delle contrattazioni, sulla scia degli annunci poco confortanti arrivati da Oracle (ORCL – Nasdaq). La comunicazione della trimestrale ha infatti messo in luce un fatturato in calo di oltre il 10% e al di sotto delle previsioni. Le vaghe prospettive di miglioramento espresse dal CEO Larry Ellison per i prossimi trimestri non sono bastate. Ad alimentare le vendite sul titolo sono state le note negative di Goldman Sachs e di Needham . Da segnalare, sempre su ORCL, che sul Nasdaq, alle ore 11.10 di mattina, sono stati ben 48,201 milioni i pezzi scambiati , piu’ del doppio rispetto ai 18,036 milioni di pezzi scambiati alla stessa ora della seduta di ieri. In rosso PeopleSoft (PSFT – Nasdaq), che ha testato il livello piu’ basso dall’11 luglio.

SEMICONDUTTORI (SOX). Piatti nel finale . A portare giu’ il settore nella prima meta’ della seduta, la nota negativa di Salomon Smith Barney sul settore IT , che ha puntato il dito proprio contro i chip. Intel (INTC – Nasdaq) e’ arrivato a testare il minimo dell’anno toccato il 5 settembre.

AUTO (DJ_ATO). Male. Sotto i riflettori Ford (F – Nyse), al peggior livello degli ultimi 10 anni e General Motors (GM – Nyse), in ribasso dopo le dichiarazioni poco confortanti del direttore finanziario.

HARDWARE (GHA). In rosso. A portare giu’ il settore la nota negativa di Salomon Smith Barney sul settore IT . Male IBM (IBM – Nyse) e Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq).

NETWORKING (NWX). In calo A pesare sul comparto i commenti negativi su Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), dopo la dichiarazione della societa’. Cisco ha infatti sottolineato che l’eventuale adozione delle nuove regole sulla contabilizzazione delle stock option in bilancio porterebbe a una revisione dei conti. I ricavi netti del 2002 dovrebbero essere rivisti al ribasso di circa $1,52 miliardi.
Da segnalare che Lucent (LU – Nyse) e’ arrivata a cedere oltre il 16% a quota $0,84. In forte perdita anche Nortel (NT – Nyse).

TRASPORTO AEREO (XAL). A picco. Il settore si e’ confermato tra le maglie nere dopo che Merrill Lynch ha tagliato i rating su alcuni titoli del settore.

SUL FRONTE DEGLI UTILI

Il colosso fotografico Eastman Kodak (EK – Nyse) ha confermato le stime sugli utili del terzo trimestre e ha annunciato che, una volta che l’economia si sara’ ripresa, mettera’ a segno una crescita annuale del fatturato pari al 3%-5% e degli utili pari al 5%-7%. La banca d’affari Bear Stearn (BSC – Nyse)ha registrato una trimestrale superiore alle stime e ha annunciato l’aumento del dividendo trimestrale.

FRONTE MACRO

Il deficit della bilancia commerciale di luglio si e’ attestato a $34,6 miliardi, contro le attese di $36,8 miliardi, un risultato che suggerisce che le stime sul Pil potrebbero dover essere riviste al rialzo fino al 3%. Comunicato anche l’indice dei prezzi al consumo di agosto, cresciuto dello 0,3%, contro le stime di un rialzo dello 0,2%. Il dato non ha avuto un grande impatto sui mercati, ma ha rappresentato comunque uno spunto positivo.

DA SEGNALARE
Delle 193 società incluse nell’indice S&P500 che dovevano pubblicare gli utili in queste settimane, 100 hanno deluso le attese degli analisti. Sono solo 41 invece, quelle che hanno sorpreso favorevolmente il mercato.

Gli insider Usa stanno vendendo piu’ azioni delle proprie aziende sulla scia del pessimismo sull’economia e sulla ripresa dei profitti. La settimana scorsa, infatti, le azioni vendute sono state il doppio di quelle comprate. Lo ha dichiarato David Coleman, editor per Vickers Weekly Insider Report, citando i documenti regolari presentati alla Sec.

Per avere tutti i dettagli clicca su WSI TITOLI CALDI , in INSIDER.