Chiusura in ribasso per tutti gli indici, schiacciati in territorio negativo dopo che dall’intervento di Alan Greenspan al Senato USA non e’ emerso nessun chiaro segnale su quali potranno essere le prossime decisioni della Fed in materia di tassi di interesse.
Il Nasdaq, che questa mattina aveva messo a segno buoni guadagni, chiude con una cessione di oltre il 2%.
In rosso anche il Dow Jones, che sembrava indirizzato a chiudere la seduta sopra gli 11.000 punti e che invece e’ indietreggiato fino a quota 10.900.
Il Nasdaq ha chiuso a 2.427,71 (-2,49%), il Dow Jones ha chiuso a 10.903,32 (-0,40%), l’ S&P 500 a 1.318,80 (-0,87%) e il Russell 2000 a 502,57 (-,55%).
La giornata si era aperta all’insegna dell’entusiasmo sulla scia delle parole del presidente della Federal Reserve, che nella prima parte del suo intervento davanti ai senatori della commissione bancaria aveva riproposto le sue perplessita’ sullo stato di salute dell’economia USA.
Parole che confermavano la possibilita’ di un nuovo intervento sui tassi dai parte della Fed prima della prossima riunione del FOMC (l’organo della banca centrale americana che decide in materia di politica monetaria), in programma il prossimo 20 di marzo.
Nella seconda parte del suo discorso il presidente della Fed si e’ invece mostrato piu’ ottimista sull’andamento dell’economia reale, lasciando intravedere la possibilita’ di una ripresa gia’ dalla seconda meta’ del 2001.
Un’indicazione che i mercati hanno fatto fatica a digerire, perche’ in contrasto con l’urgenza di un intervento sul costo del denaro.
Adesso la maggior parte degli economisti concorda nel ritenere che una prossima manovra di politica monetaria arrivera’ solo il 20 di marzo; le attese sono per una riduzione di 50 punti base (lo 0,5%) che porterebbe i Fed Funds al 5%.
Secondo l’analista di Stone & McCarthy Research Associates, Joe Liro, oggi Greenspan aveva il difficile compito di dare segnali rassicuranti al mercato in materia di tassi, senza compromettere la fiducia dei consumatori, calcando troppo la mano sul rallentamento dell’economia.
Un obiettivo, questo, pienamente raggiunto, ma che non avuto un effetto negativo sul mercato, come sostiene Irwin Kellner, professore di economia politica alla Hofstra University.
“Nella sua testimonianza – ha commentato Kellner – Greenspan ha tentato di sostenere l’umore dei consumatori, senza spegnere le aspettative del mercato su quando e di quanto saranno abbassati i tassi di interesse”.
Nel corso della giornata, sulle ali dell’iniziale entusiasmo, l’indice Dow Jones era riuscito a portarsi al di sopra dell’importante soglia psicologica degli 11.000 punti, ripiegando in negativo.
Occasione sfumata. Secondo Michele Mondiello, capo analista tecnico dell’Ufficio Studi di Wall Street Italia, “se oggi il Dow Jones avesse chiuso sopra gli 11.000 punti, ci sarebbero state le potenzialita’ tecniche per salire fino quota 11.200 nel breve periodo”.
Questa mattina intanto e’ arrivato un segnale importante sul fronte della fiducia dei consumatori dal dato sulle vendite al dettaglio.
In gennaio gli americani hanno speso piu’ che in dicembre, ma soprattutto in misura maggiore rispetto alle previsioni di Wall Street. Un segnale importante per l’economia nel suo complesso.
Sul fronte tecnologico, il piu’ colpito dai ribassi nei giorni scorsi, oggi e’ arrivata una pioggia di ‘downgrades’ da parte di Credit Suisse First Boston.
Charlie Galvin, analista della banca d’affari, ha abbassato da ‘buy’ a ‘hold’ il proprio giudizio sui titoli Intel, Texas Instruments e Broadcom.
Sui listini in generale hanno mostrato una tendenza al rialzo il settore calzaturiero, edile, fotografico, aerospaziale,media, cartaceo, abbigliamento sportivo, ristorazione.
In calo invece il settore petrolifero, farmacie, tabacco, bevande analcoliche, brokeraggio, assicurativo, alluminio, servizi petroliferi, microchip, biotecnologico e casse di risparmio.
Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:
1) Commercial Bank of New York (CBNY – Nasdaq) – +47,35%;
2) Designer Fintr. 6% (DSHpa – Nyse) – +29,10%;
3) Alkermes (ALKSP – Nasdaq) – +28,54%;
4) Advanced Power Technology (APTI – Nasdaq) – +26,70%;
5) Evolving Systems (EVOL – Nasdaq) – +23,91%.
I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:
1) TEAM Communications (TMTV – Nasdaq) – -47,17%;
2) Select Therapeut (XZL – Amex) – -36,55%;
3) marchFIRST (MRCH – Nasdaq) – -35%;
4) Cendant Corp (CD.R – Nyse) – -32,10%;
5) Plantronics (PLT – Nyse) – -30,74%
Tra i principali titoli in movimento oggi a Wall Street:
Nel settore assicurativo:
MetLife (MET – Nyse), la seconda societa’ di assicurazioni sulla vita degli Stati Uniti, ha annunciato oggi di aver chiuso il quarto trimestre con utili operativi (esclusi gli oneri straordinari) in aumento del 9% , e in linea con le aspettative. Il titolo ha perso oltre il 2%.
(Vedi Utili: MetLife in linea con le aspettative)
Nel settore delle infrastrutture di rete:
Il titolo Nortel (NT – Nyse) ha perso oltre lo 0,75%, dopo aver annunciato oggi di aver vinto tre contratti in Cina, per un valore complessivo di $263 milioni, per la costruzione di network per telefonia fissa e mobile.
Nel settore auto:
DaimlerChrysler (DCX – Nyse) e’ in rialzo a New York dopo che un rapporto pubblicato oggi dal Wall Street Journal fa sapere che la casa automobilistica tedesca sta pianificando di riportare il braccio americano Chrysler in profitto entro la prima meta’ del 2002. Il titolo ha guadagnato oltre l’1,75%.
(Vedi Auto: Crhysler in profitto per il 2002)
Nel settore bancario:
Si avvicina la conclusione dell’operazione attraverso cui il braccio britannico di Citibank, controllata di Citigroup (C), rilevera’ la European American Bank (Eab), divisione operativa negli USA dell’olandese Abn Amro. Il passaggio del controllo all’istituto britannico avverra’ per $1,6 miliardi, oltre al pagamento di $350 milioni di azioni privilegiate. Il titolo Citigroup ha perso quasi l’1,75%.
(Vedi Banche: Citibank alla conquista dell’EAB)
Nel settore dei semiconduttori:
Broadcom (BRCM – Nasdaq) ha perso quasi il 7%. La banca d’affari Credit Suisse First Boston questa mattina ha abbassato il suo rating sul titolo da “buy” a “hold”, rilevando un rallentamento della crescita e una ridotta visibilita’. Charlie Galvin, analista di CSFB, ha anche tagliato le stime sugli utili per azione per il 2001, da $1,55 a $1,30.
Texas Instruments (TXN – Nyse) ha perso quasi lo 0,25%, dopo che Credit Suisse ha abbassato il rating sul titolo da “buy” a “hold”, sulla base della ridotta visibilita’ del marchio nel settore.
Intel (INTC – Nyse) ha perso oltre il 6%, dopo che Credit Suisse ha abbassato il suo giudizio sul titolo da “buy” a “hold”, rilevando che nel 2001 un recupero significativo e’ improbabile.
Nel settore informatico:
Microsoft (MSFT – Nasdaq), la prima softwarehouse del mondo, ha lanciato ufficialmente oggi un nuovo sistema operativo, Windows XP, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Seattle, e presieduta da Bill Gates in persona. Il titolo ha perso quasi lo 0,75%.
(Vedi Microsoft: Merrill Lynch scettica su Windows XP)
Nel settore e-commerce:
PurchasePro (PPRO – Nasdaq) ha perso oltre l’1% . La societa’ di servizi e-commerce ha chiuso il quarto trimestre con utili di $7,6 milioni (11 centesimi ad azione), mentre gli analisti stimavano pedite pari a 1 centesimo per azione. La banca d’affari Credit Suisse First Boston ha confermato il suo giudizio “strong buy” sul titolo.