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WALL STREET CHIUDE IN RIBASSO, PESANO I DATI MACRO

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Giornata negativa per la Borsa di New York. Dopo due sedute condotte sotto il segno dei rialzi, la piazza americana tira il fiato colpita dai due dati congiunturali in calendario mercoledi’ – ordini alle fabbriche e indice PMI di Chicago – apparsi inferiori alle attese.

Al termine degli scambi, l’indice Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,23% a 10.357,70 punti mentre il Nasdaq è sceso dello 0,32% a 1.994,22 punti rallentati entrambi dai numeri sugli ordini alle fabbriche di febbraio (aumentati dello 0,3%, contro il +1,5% stimato dagli esperti) e dall’indice dei responsabili per gli acquisti per l’area di Chicago calato, a marzo, a quota 57,6 rispetto al 61,0 previsto dagli analisti.

In attesa del dato sulla disoccupazione – previsto in uscita il prossimo venerdi’ – il mercato statunitense è così apparso debole (toccato anche dalla decisione dell’Opec di tagliare la produzione di greggio giornaliera) e incapace di ripetere gli exploit degli ultimi due giorni pur senza perdere eccessivo terreno.

Sul suono della campanella di fine scambi, male si è comportato il settore dei produttori di programmi computer, con Sun Microsystems a cedere l’1,6%, EMC il 2,7% e Veritas Software il 3,3% mentre Microsoft ha perso l’1%. Negativo anche il settore finanziario, trainato verso il basso da Citigroup (-0,5%) e Bank Of America (-0,9%) mentre bene é andato quello della grande distribuzione con la catena di prodotti elettronici Best Buy avanzata del 6,6% in coda ad una trimestrale impreziosita da un utile netto positivo e CircuitCity salito del 5,6%, anch’esso sulla scia di discreti numeri trimestrali.

Positivi, infine, i farmaceutici con Eli Lilly a guadagnare l’1,6% dopo avere incassato una valutazione di rilievo sul suo titolo da parte di Merrill Lynch.