Mercati

Wall Street chiude in rialzo, giù il dollaro, rally petrolio

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – Wall Street resiste alla pubblicazione dell’indice della fiducia dei consumatori, mostrando a pieno il ritorno della propensione al rischio degli investitori, che guardano anche oggi alla buona performance delle borse europee, in crescita per il terzo giorno di fila.

Market movers sono ancora i rumors, secondo cui le autorità europee potrebbero intervenire per contrastare la crisi del debito in Grecia e il possibile impatto negativo per le banche.

In chiusura il Dow Jones sale di 146,83 punti (+1,33%), a quota 11.190.69 punti, mentre il Nasdaq guadagna 30.14 punti (+1,2%), a 2.546,83. In rialzo anche lo S&P 500, che avanza di 12,43 punti (+1,07%), a 1.175,38. I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono in rialzo all’1,971%.

Tra i singoli, titolo Apple in ripresa (+0,89%) dopo i forti sell di ieri, con gli investitori fiduciosi sul fatto che la domanda per i suoi prodotti rimarrà forte. Bene anche Boeing (+2,58%), dopo che il chairman Jim McNerney ha annunciato le stime secondo cui la società raggiungerà il punto di pareggio sui nuovi 787 Dreamliner entro un decennio. Sotto la lente delle autorità Motorola Solutions, sotto investigazione da parte delle autorità Usa per aver pagato delle mazzette per ottenere appalti in Europa.

Si assiste intanto al rally dei titoli tecnologici: sul Dow Jones, occhio ai rialzi di Hewlett-Packard (+6,69%), IBM (+2,26%) e Cisco Systems (+2,19%). Buy anche su Oracle (+1,95%), Google (+2,37%) e AMD (+4,06%).

Molto bene anche i titoli finanziari, con Citi +4,38%, Morgan Stanley +5,61%, JPM +3% circa. L’indice di settore dello S&P 500 cresce del 2,6%.

Sul fronte macroeconomico gli investitori prestano attenzione alle ultime indicazioni arrivate dal fronte del mercato immobiliare. Prima dell’avvio della sessione è stato reso noto infatti l’indice dei prezzi delle case formulato da S&P/Case-Shiller. L’indicatore ha messo in evidenza il quarto rialzo consecutivo, su base mensile, dei prezzi delle abitazioni. Tuttavia su base annua, la performance è ancora negativa, pari a una flessione del 4,1% (comunque migliore delle stime). Tale fattore ha messo subito sotto pressione l’indice del dollaro, Dollar Index, che al momento scende dello 0,73%, a beneficio dell’euro.

Il biglietto verde, che viene considerato alla stregua di valuta rifugio, sconta però anche il ritorno della propensione al rischio e i rumors che riguardano l’euro. “L’appetito verso il rischio continua a recuperare terreno, sulla speranza che le autorità dell’Eurozona inizieranno subito a mettere in atto misure per superare il problema dei debiti sovrani”, ha affermato Marc Chandler, responsabile globale della strategia sul mercato valutario presso Brown Brothers Harriman. Il dollaro è comunque in crescita nei confronti dello yen, a quota JPY 76,75.

Forte recupero dunque dell’euro, che balza contro il dollaro a quota $1,3588. Il rapporto euro/yen è anch’esso in rialzo a quota JPY 104,33. La moneta è invece piatta sul franco svizzero a CHF 1,2179. Da segnalare però l’alert e le stime che gli analisti di Ubs hanno lanciato nei confronti della moneta unica e di tutto il sistema dell’Eurozona.

Il quadro economico degli Stati Uniti è stato oggetto oggi delle dichiarazioni del governatore della Federal Reserve, Sarah Bloom Raskin, e del presidente della Fed di St. Louis James Bullard: i due, pur rinnovando il loro sostegno alle misure straordinarie di politica monetaria della banca centrale americana, hanno espresso le loro preoccupazioni e dubbi temendo l’accelerazione dell’inflazione per alimentare la crescita.

Sul fronte delle commodities, futures sul petrolio mettono a segno una solida performance, salendo a quota $84,45. In recupero anche l’oro, che avanza a $1.652,50 l’oncia. Molto bene anche l’argento a $31,536 l’oncia.

A tal proposito, da segnalare che l’indice relativo alle materie prime era crollato negli ultimi giorni ai minimi degli ultimi 10 mesi, con l’argento che è scivolato del 50% dai massimi assoluti.