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Wall Street chiude in cauto rialzo, dopo la delusione del Pil in calo

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New York – Wall Street ha chiuso in rialzo, con l’indice S&P500 a +0,24%, il Nasdaq a +0,61% e il Dow Jones Industrials a +0,18%. La giornata di contrattazioni era cominciata subito all’insegna della debolezza, con il tentativo degli operatori di resistere al brutto dato sul Pil Usa del primo trimestre, che si è rivelato peggiore delle attese. Di fatto, nei primi tre mesi del 2012, l’economia degli Stati Uniti ha messo a segno una crescita del 2,2%, rallentando dal +3% del quarto trimestre e deludendo il consensus, che aveva pronosticato un incremento maggiore, pari al 2,5%.

Il dato preoccupa in particolare per la componente dell’inflazione, che ha segnato un rialzo piuttosto sostenuto, e che potrebbe dunque ostacolare un’eventuale strategia della Fed tesa a sostenere la congiuntura attraverso nuovi stimoli monetari.

“Questo tasso di crescita può essere chiamato nel migliore dei casi modesto”, ha commentato il dato Kathy Bostjancic, numero uno della divisione di analisi macroeconomica del Conference Board, in una intervista a Marketwatch. L’esperta ha comunque aggiunto che, “detto questo, ci sono segnali che indicano il rafforzamento delle dinamiche sottostanti all’economia”. Il riferimento è sicuramente alla buona performance delle spese per consumi – che incidono sul Pil Usa per il 70% circa – che sono salite del 2,9%, al di sopra delle stime.

Non aiuta più di tanto il dato relativo alla fiducia dei consumatori stilata dall’Università di Michigan, che si è confermato migliore delle previsioni.

Guardando alle condizioni in cui versa Wall Street, da segnalare che lo S&P500 è in rialzo +11% da inizio 2012, grazie a dati superiori alle attese arrivati dal fronte macro e aziendale. Tra le società dell’indice che dal 10 aprile hanno comunicato i risultati d’esercizio del primo trimestre, il 75% ha battuto le attese degli analisti, aiutando dunque l’azionario e gli asset più rischiosi a contrastare l’impatto negativo del protrarsi della crisi del debito in Europa.

Sul fronte societario, protagonista indiscussa Amazon, dopo aver registrato un utile netto pari a $130 milioni nel primo trimestre 2012, o 28 centesimi per azione, battendo decisamente le stime degli analisti. Buona la domanda dei dispositivi Kindle. Fatturato +34% a $13,2 miliardi. Gli analisti stimavano in media utili per azione sui $0,07, con fatturato a $12,9 miliardi. Le quotazioni mettono a segno un balzo di circa il 15%.

Occhio anche al colosso petrolifero californiano Chevron, che ha concluso i primi tre mesi dell’anno con utili in rialzo a 6,5 miliardi di dollari, o 3,27 dollari per azione, in rialzo del 5% circa rispetto ai 6,2 miliardi, o 3,09 miliardi, dello stesso periodo dell’anno scorso. Titolo in calo dello 0,20%.

Va giù anche il titolo Ford, -1,77%, che ha confermato le proprie previsioni per risultati “solidi” nel 2012. Male anche Procter&Gamble, che ha assistito a una flessione degli utili sulla scia del processo di ristrutturazione in corso e per l’impatto di altri oneri. Le quotazioni segnano un forte ribasso, facendo -3,31%.

Il gruppo farmaceutico Merck ha riportato invece utili aggiustati per 98 centesimi per azione, in linea con le attese, su un giro di affari di 11,73 miliardi di dollari, che è stato lievemente deludente. Piatta la reazione con -0,05%.

Il segno meno colpisce alcuni titoli finanziari, come Bank of America -0,61%, JPM -1,21%, Travelers -1,12%, mentre American Express mette a segno un rialzo dell’1,43%. L’indice che misura la performance dei titoli finanziari sullo S&P 500, ovvero il Financial Select Sector SPDR ETF segna una flessione dello 0,29%. Deboli poi tra i settori quello dei semiconduttori, con il Philadelphia Semiconductor Index che scende dello 0,21%.

Sul Nasdaq, oltre al boom di Amazon, si mette in evidenza il rally di Expedia, che vola di circa il 25%. Il sito di viaggi online ha reso noto nella tarda serata di ieri di aver assistito a profitti pari a 26 centesimi per azione su un aumento del giro d’affari del 12%, a 816,5 milioni di dollari. Gli analisti avevano stimato un attivo per azione di 15 centesimi su un fatturato di 792,3 milioni di dollari. In forte rialzo anche lo spinoff di Expedia, TripAdvisors.

Oltre che al Pil, gli investitori guardano con timore anche alla decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di tagliare il rating sul debito spagnolo per l’ennesima volta, a a BBB+. L’agenzia parla di un “rischio di sostenibilità per il sistema bancario”.

In ambito valutario, l’euro è positivo nei confronti del dollaro con +0,49% a $1,3251; la moneta unica perde invece sullo yen lo 0,24% a JPY 106,62; dollaro/yen in flessione dello 0,73% a JPY 80,44.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono in flessione dello 0,16%, a $104,38 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono in crescita dello 0,31%, a $1.666 l’oncia. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in calo all’1,930%.