In attesa di sapere, venerdi’, quanti posti di lavoro l’economia statunitense è riuscita a creare nel mese di marzo, Wall Street conclude una giornata in territorio positivo, spinta dalle buone notizie relative all’ andamento della sua industria.
Messa subito da parte la seduta debole di ieri, la Borsa di New York si è rallegrata per l’indice Ism manifatturiero, salito, a marzo, a quota 62,5 contro il 61,4 di febbraio (e oltre le previsioni degli analisti); e per i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione settimanali, calate di 3.000 unità a quota 342.000.
Un numero, questo, non eccezionale, ma che costituisce un buon viatico verso il risultato congiunturale in uscita domani. Secondo gli esperti, nel mese finito ieri, i posti di lavoro creati dovrebbero essere almeno 120.000 e in grado di dare una prima sferzata ad un mercato occupazionale ancora difficile, da cui sono uscite ben 2,2 milioni di persone dall’ingresso alla Casa Bianca del presidente Bush, poco più di tre anni fa.
L’attesa per il dato sui nuovi posti di lavoro e’ snervante a New York, nelle banche d’affari circolano voci (vedi Rumors, riservato agli abbonati a INSIDER) di riposizionamenti di portafoglio dovuti a scommesse in una direzione o nell’altra da parte dei gestori di molti hedge funds. Il numero dara’ il tono alla borsa e ai tassi per la prossima fase.
Al termine degli scambi – che hanno registrato la promozione nelle blue chips di Verizon, Pfizer e Aig in sostituzione di Kodak, At&t e International Paper – l’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,15% a 10.373,37 punti, mentre il Nasdaq è rientrato sopra i 2.000 punti, a quota 2.015,00, salendo dell’ 1,04%.
Tra i singoli titoli, le tre aziende entrate nelle blue chips – e non poteva essere diversamente – hanno festeggiato portando a casa discreti guadagni. Verizon è salita dell’1,1%, Aig del 2,9% e Pfizer dell’1,5%, mentre per quel che riguarda le tre sostituite, At&t ha lasciato sul terreno l’1,4%, Kodak (peraltro citata in giudizio da Sony in materia di proprietà intellettuale nel settore della fotografia digitale) il 3,5% e International Paper lo 0,3%.
Buone, invece, le prestazioni delle società di Tlc, con Motorola in crescita del 2,2%, Nortel Networks del 2,8% e Ericsson del 7,6% dopo le buone notizie sui suoi profitti nel primo trimestre fiscale. Positivo, ancora, il percorso delle case hi-tech, con eBay (+4,2) e Oracle (+2,4%) in evidenza.
Male invece si è comportato il comparto della grande distribuzione, trainato da Wal-Mart (-2,1%), dopo che Merrill Lynch ha declassato il suo titolo in previsione di un possibile rialzo dei tassi che comprometterebbe i consumi delle famiglie statunitensi.