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WALL STREET CHIUDE A DOPPIA VELOCITA’

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Gli indici Usa terminano la seduta bruciando parte dei guadagni messi a segno durante la giornata. Il mercato ha rivelato un andamento incerto fin dalle prime battute, nonostante le buone notizie provenienti dal fronte macroeconomico. In particolare, l’undicesimo calo consecutivo delle scorte di magazzino ha rivelato che le imprese continuano a fronteggiare con efficienza il problema relativo all’eccesso dell’offerta.

Gli investitori hanno accolto con favore il dato relativo ai sussidi di disoccupazione . Ignorato l’indicatore sui prezzi all’importazione.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.843,37 (-0,85%)
Il Dow Jones a 9.001,99 (+0,12%)
L’S&P 500 a 1.116,48 (-0,18%)

L’inversione di rotta del mercato ha portato il Nasdaq in territorio negativo e il Dow Jones a limare i rialzi iniziali. Alla base una motivazione tecnica. Oltre alle prese di profitto, infatti, ha pesato l’approssimarsi del “double witching” di domani, giorno di scadenze tecniche, essendo appunto il terzo venerdi’ del mese. sara’

E cosi’, dopo l’iniziale entusiasmo, gli indici hanno fattto dietro front. La seduta ha comunque visto sotto i riflettori le dichiarazioni ottimiste del presidente della Fed di Atlanta Jack Guynn che, parlando di un possibile rialzo dei tassi di interesse entro il 2002, ha espresso fiducia sulla ripresa dell’economia.

Maglie nere della seduta sono stati i settori comunicazione e telefonia mobile. Deboli i comparti auto e farmaceutici. Bene gli Internet, i software e i petroliferi.

Sul Nasdaq hanno pesato i cali della societa’ di comunicazioni Broadcom (BRCM – Nasdaq) e del colosso di infrastrutture Internet Juniper (JNPR – Nasdaq), che ha accusato la notizia secondo cui la concorrente Cisco Systems Inc. (CSCO – Nasdaq) ha conquistato ulteriori posizioni di mercato. Il settore ha cosi’ assistito alle flessioni dei produttori di cellulari Nokia (NOK – Nyse), Ericsson (ERICY – Nasdaq) e Motorola (MOT – Nyse). Male anche il titolo della societa’ di infrastrutture per telecomunicazioni Nortel (NT – Nyse).

Sul settore si e’ poi abbattuta la decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di abbassare il rating sul credito a lungo termine della societa’ di comunicazione Qwest Communications (Q – Nyse). Il titolo ha ceduto piu’ del 13%.

In calo i titoli automobilistici, che hanno assistito alle flessioni di Ford (F – Nyse), General Motors (GM – Nyse) e DaimlerCrysler (DCX – Nyse).

Ribassi anche per i farmaceutici, con Bristol-Myers Squibb (BMY – Nyse) e Merck (MRK – Nyse), che hanno registrato le peggiori performance.

A limare le perdite del Nasdaq e’ stata la performance dei software Verisign (VRSN – Nyse) e Oracle (ORCL – Nasdaq) sulla scia della trimestrale incoraggiante di Intuit (INTU – Nasdaq).

Tra i semiconduttori, hanno ripiegato nel finale Intel (INTC – Nasdaq)e Texas Instruments (TXN – Nyse), mentre e’ rimasta in terreno positivo Xilinx (XLNX – Nasdaq). Applied Materials (AMAT – Nasdaq) ha rivelato un andamento incerto, nonostante il giudizio favorevole espresso sul titolo dalla banca d’affari AG Edwards .

Bene il comparto Internet, in cui si sono messi in evidenza i guadagni di eBay (EBAY – Nasdaq) e Amazon.com (AMZN – Nasdaq).

In progresso il settore petrolifero sulle preoccupazioni di nuovi conflitti in Medio Oriente. hanno guadagnato Exxon Mobil (XOM – Nyse) e BP Amoco (BP – Nyse).

I finanziari hanno recuperato terreno rispetto alla prima meta’ delle contrattazioni. Si sono distinti i rialzi dei titoli delle banche d’affari Merrill Lynch (MER – Nyse) e Morgan Stanley Dean Witter (MWD – Nyse). Migliore rispetto alle prime battute la performance della concorrente JP Morgan (JPM – Nyse), su cui ha pesato l’esposizione alla bancarotta di Enron (ENRNQ – Nasdaq) e alla conglomerata Tyco International (TYC – Nyse).

Ed e’ stata proprio Tyco a confermarsi tra le maglie nere della seduta odierna. Sul titolo ha pesato il ‘profit warning’ annunciato dalla societa’ che tra l’altro ha fatto marcia indietro sul piano di spin-off.

Sempre tra i finanziari, si e’ messo in luce il progresso di American Express (AXP – Nyse), premiata con un “Buy” dalla banca d’affari JP Morgan (JPM – Nyse).

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