Avvio di seduta in calo per l’azionario statunitense. Gli ultimi dati macro hanno confermato il difficile momento per le famiglie americane, mentre i profitti aziendali continuano a risentire del drastico rallentamento dell’economia.
Nell’ultimo mese negli Stati Unitti si e’ assitito ad un’ulteriore riduzione della spesa da parte dei consumatori (alle prese anche con un calo del reddito personale), che ha confermato l’aggravarsi della recessione. In calendario sono ancora presenti gli aggiornamenti sul settore immobiliare e sul comparto manifatturiero: le attese sono per un peggioramento del primo dato, mentre l’altro dovrebbe mostrare un timido segnale di miglioramento.
Dopo aver archiviato il mese di gennaio con la peggiore performance di sempre, i i listini cedono dunque terreno. Gli investitori sono preoccupati del rallentamento economico globale e dall’impatto che questo sta avendo sui profitti aziendali. C’e’ anche una grande attesa per ricevere dal Congresso maggiore chiarezza sulla creazione di uno strumento che sia in grado di rilevare gli asset tossici delle banche nel tentativo di rilanciare il comparto finanziario.
“E’ evidente un’ampia incertezza sull’amministrazione Obama riguardo al piano di salvataggio delle banche e poi non sono ancora chiari gli effetti che il nuovo programma di stimolo fiscale potra’ avere sull’economia” hanno affermato alcuni analisti in mattinata.
Sul fronte societario, il gigante dei giocattoli Mattel ha riportato nell’ultimo trimestre un calo del 49% dei profitti, a livelli peggiori del consensus. La compagnia assicuratrice Humana ha registrato un abbassamento del 28% degli utili nello stesso periodo, anche in questo caso deludendo le attese.
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Tra gli altri titoli, avanza il colosso farmaceutico Pfizer nonostante l’annunco sulla sospensione dello studio di un nuovo farmaco per la cura del cancro al pancreas. Nel settore auto, giu’ invece Ford Motor a causa del downgrade emesso da Barclays secondo cui l’azienda necessitera’ di nuovi capitali entro la fine dell’anno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in calo il petrolio. I futures con consegna marzo segnano un ribasso di $0.92 a $40.76 al barile. Sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2770. Scende l’oro a $914.40 l’oncia (-$12.90). Avanzano i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.7960%.