Società

WALL STREET CEDE TERRENO, NASDAQ ARRETRA -2.00%

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Gli indici procedono in rosso al giro di boa (controlla la performance in tempo reale), con maggiore debolezza evidente nei titoli tecnologici. Il settore manifatturiero ha registrato una nuova contrazione nell’ultimo mese; gli analisti vedono grigio sull’economia, convinti che il deterioramento intacchera’ gli utili societari, da Apple a JP Morgan. C’e’ inoltre un certo nervosismo per l’incontro della Fed sui tassi d’interesse e circa gli sviluppi all’interno del mercato automobilistico. Si spingono al rialzo i titoli energetici sulla scia del balzo del petrolio che ha superato la barriera dei $50.

L’attivita’ manifatturiera negli Usa resta debole. Il New York Empire State Index ha registrato un’ulteriore contrazione nel mese di dicembre, risultando si’ migliore delle attese, ma pur sempre a livelli particolarmente depressi. In ribasso, al di sotto delle attese, anche la produzione industriale, in flessione -0.6% nel mese di dicembre.

Alcune pressioni stanno interessando il comparto finanziario in relazione alla truffa da $50 miliardi architettata dall’ex presidente del Nasdaq Madoff, in cui sarebbero coinvolti diversi istituti bancari, dal Banco Santander (che ha affermato di avere un’esposizione di $3.1 miliardi) alla giappoese Nomura (con un investimento piu’ contenuto pari a $302 milioni). Anche alcune banche italiane avevano investito nell’hedge fund. Alcuni commenti negativi sono stati emessi sul colosso Morgan Stanley in vista dei prossimi risultati trimestrali, e su JP Morgan.

Non e’ un mercato per vedove e orfani, ma oggi ci sono enormi opportunita’ di guadagno. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Clicca sul
link INSIDER

Gli operatori sono in attesa dell’incontro del Federal Open Market Committe della Federal Reserve sui tassi d’interesse che comincia stamattina a Washington e si chiudera’ con l’annuncio domani. Le attese sono per una riduzione del costo del denaro dello 0.50%, al momento il target sui fed funds e’ dell’1.00%. Sara’ importante verificare l’esito non tanto per l’atteso taglio dei tassi, quanto piuttosto per l’eventuale annuncio di come la Fed intendera’ eventualmente implementare il “quantitative easing”, cioe’ il progressivo inflazionamento dell’economia Usa con mezzi che non sono l’abituale politica monetaria.

C’e’ attesa anche sui nuovi sviluppi riguardo al salvataggio dell’industria dell’auto: e’ molto improbabile che venga presa una decisione finale nel brevissimo termine ma, stando alle ultime indiscrezioni, pare che l’amministrazione Bush stia considerando un piano di aiuti superiore a quello di $14 miliardi votato la scorsa settimana.

Sugli altri mercati, in rialzo il petrolio sulle speculazioni di un ulteriore taglio alla produzione da parte dell’OPEC nei prossimi giorni: i futures con consegna gennaio sono in progresso di $1.35 a $47.63 al barile dopo essersi spinti ad un massimo intraday di $50.05. Sul valutario, euro in forte rialzo nei confronti del dollaro a quota 1.3664. Avanza l’oro a $838.80 l’oncia (+$18.30). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.5300%.

parla di questo articolo nel Forum di WSI