Avvio di seduta in rosso per l’azionario americano. Dopo tre giorni di rialzi scattano le prese di beneficio sui mercati. A pressare gli indici sono gli ultimi dati macro che hanno evidenziato un’economia ancora debole; male le ultime trimestrali societarie. Gli analisti avvertono comunque che il volume di scambi potrebbe risultare inferiore alla media giornaliera a causa della festivita’ del Thanksgiving (domani i mercati saranno chiusi) che ha gia’ messo in viaggio molti americani.
Le spese al consumo sono arretrate dell’1% nell’ultimo mese, ai peggiori livelli degli ultimi sette anni, mentre gli ordinativi alle fabbriche hanno registrato un tondo di oltre il 6% deludendo le attese degli analisti. Alcuni segnali di recupero sono emersi dal mercato del lavoro che pero’ continua a rimanere debole.
La giornata e’ ancora ricca di altri dati macroeconomici che offriranno maggiori dettagli sul comparto immobiliare, sull’attivita’ manifatturiera e sulla fiducia dei consumatori.
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Giornata piuttosto calma sul fronte societario. Tra le societa’ che hanno diffuso i risultati trimestrali in mattinata, Tiffany scende dopo aver annunciato utili del terzo trimestre in calo, per colpa di vendite deboli negli Stati Uniti, e aver ridotto le attese per l’anno in vista delle difficoltà economiche globali. La societa’ ha avvertito che sara’ debole anche il quarto trimestre 2008, in cui si contabilizzano gli acquisti della stagione natalizia. Nella nota trimestrale il gruppo preannuncia – senza dettagli – una riduzione del personale.
Il colosso delle macchine agricole Deere ha annunciato un calo dell’utile trimestrale e ha detto di attendersi vendite piatte per il 2009. Tra i finanziari, Goldman Sachs ha rotto per il momento le trattative con Panasonic per la vendita della sua quota in Sanyo Electric dopo che Panasonic ha avanzato un’offerta sotto il prezzo attuale di Sanyo. Pandit, CEO di Citigroup ha accusato il precedente management della banca di aver operato in modo eccessivo nel settore immobiliare causando pesanti perdite e il conseguente salvataggio da parte del governo.
Sugli altri mercati, in recupero il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in rialzo di $1.85 a $52.62 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.2944. In rialzo l’oro a $822.10 l’oncia (+$1.60). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.072%.
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