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WALL STREET CAUTA, INFLAZIONE SOTTO CONTROLLO

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Apertura contrastata per gli indici americani, nonostante le notizie incoraggianti giunte con gli ultimi dati macro che hanno evidenziato un livello contenuto delle pressioni inflazionistiche. Il Dow Jones ([[INDU]]) guadagna lo 0.07% a 12140, l’S&P500 lo 0.10% a 1385, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.05% a 2405.

Nel mese di ottobre, i prezzi alla produzione hanno registrato il maggiore calo in assoluto, pari all’1.6%, nettamente superiore alle stime degli analisti che avevano pronosticato una flessione dello 0.5%. Positivo anche il contributo dal dato “core” (privato delle componenti piu’ volatili), che e’ diminuito dello 0.9% (contro le attese di un rialzo dello 0.1%), segnando la maggiore flessione di 13 anni.

Notizie incoraggianti anche dall’altro dato diffuso prima dell’apertura, relativo alle vendite al dettaglio. L’indicatore e’ diminuito dello 0.2%, in misura inferiore rispetto alle attese (-0.4%). Ad offrire maggiore supporto e’ il fatto che la flessione sia da imputare principalmente al calo dei prezzi della benzina (che hanno comportate una diminuzione delle vendite di gas), il che rappresenta un fattore positivo per l’economia e non denota un segnale di rallentamento della spesa dei consumatori.

Intanto le notizie giunte dal comparto sono contrastate. Il colosso Wal-Mart ([[WMT]]) ha riportato una trimestrale contrastata, con profitti superiori al consensus, ma con un outlook conservativo (EPS di $0.88-$0.92 contro consensus di $0.92).

Home Depot ([[HD]]), la societa’ di articoli per la casa piu’ grossa al mondo, ha riportato una crescita piatta dei profitti che ha costretto il titolo ad arretrare del 3.85% nel preborsa.

Per chiudere la serie dei dati macro previsti in giornata bisogna attendere i numeri sulle scorte di magazzino, per cui e’ atteso un aumento dello 0.5%.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, il petrolio e’ tornato a guadagnare terreno salendo di 32 centesimi a $58.90. Sul valutario, in rialzo l’euro nei confronti del dollaro a 1.2844. L’oro arretra di $3.90 a $629.7 0 l’oncia. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.56%.