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WALL STREET CAUTA IN AVVIO, POI SCHIZZA AL RIALZO

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Avvio di settimana in rosso per gli indici americani, con gli operatori cauti in vista della larga serie di trimestrali attesa in settimana e dell’incontro del FOMC sui tassi d’interesse. Il Dow Jones ([[INDU]]) cede lo 0.04% a 11998, l’S&P500 lo 0.23% a 1365, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.31% a 2335.

A far scattare le vendite in mattinata e’ la deludente trimestrale della casa automobilistica Ford ([[F]]) che ha riportato nel periodo luglio-settembre una perdita di $5.8 miliardi per via delle operazioni relative al taglio del personale. La societa’ ha inoltre annunciato che dovra’ rivedere i risultati finanziari degli ultimi 5 anni. In avvio il titolo cede oltre 3 punti percentuali.

Bene invece il colosso telecom AT&T ([[T]]), partito in rialzo grazie ad un aumento del 13.5% dei ricavi e un EPS risultato di 5 centesimi superiore alle attese degli analisti. Dopo la chiusura sara’ la volta di Texas Instruments ([[TXN]]) e Amgen ([[AMGN]]).

Ma la prudenza e’ dettata anche dall’atteso incontro della Fed, che si terra’ il prossimo mercoledi’, relativo ai tassi d’interesse. Gli operatori prevedono che i fed funds verranno lasciati invariati al 5.25% ma si respira un minore ottimismo rispetto al mese scorso su possibili tagli nel prossimo futuro. Il calendario odierno non presenta aggiornamenti macroeconomici di importanza rilevante.

A finire sotto i riflettori potrebbe essere il colosso retail Wal-Mart ([[WMT]]), sulla scia dell’atteso meeting con gli analisti. Luci accese anche sulla societa’ mineraria Newmont Mining ([[NEM]]) dopo che il settimanale finanziario Barron’s ha espresso commenti positivi sulle prospettive del titolo che potrebbe arrivare ad $80. La chiusura di venerdi’ e’ di $42.46.

A soffrire potrebbero essere ancora una volta i titoli del comparto energetico a causa del nuovo calo del petrolio, sceso nonostante il recente annuncio di un taglio della produzione da parte dell’OPEC. Nelle prime battute i futures con scadenza dicembre, da oggi quelli di riferimento, segnano un ribasso di 78 centesimi a quota $58.55 al barile.

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Sugli altri mercati, sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro a 1.2541. L’oro arretra di $8.10 a $588.30 l’oncia. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.834%.