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WALL STREET CAUTA, GUARDA GIA’ AL THANKSGIVING DAY

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Seduta ancora una volta volatile per Wall Street ma con gli indici poco lontani dalla parita’ in chiusura. Con l’avvicinarsi della festivita’ del Thanksgiving, (per cui le contrattazioni saranno sospese nella giornata di giovedi’ e avranno una chiusura anticipata venerdi’) gli operatori preferiscono non assumere nuove posizioni, aspettando i nuovi aggiornamenti sullo stato di salute dell’economia che verranno pubblicati la prossima settimana. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.04% a 12321, l’S&P500 lo 0.16% a 1402, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.09% a 2454.

Un certo malcontento e’ stato creato in avvio di settimana dalla mancata reazione dei listini alle numerose operazioni di mergers & acquisitions, generalmente un segnale di forza per le borse. Al tempo stesso, fanno notare gli esperti, non va dimenticato che il mercato azionario si trova in una condizione di ipercomprato da ormai diversi giorni, e non sarebbe da escludere una correzione attraverso un movimento ribassista prettamente di natura tecnica.

Se si considera poi che il prezzo del greggio ha recuperato la vetta dei $60, allora appare ancora meno deludente la performance giornaliera degli indici. A causa dell’instabilita’ sul fronte geopolitico e di alcuni problemi di produzione riscontrati negli impianti dell’Alaska e del Mare del Nord, i futures con scadenza gennaio sono avanzati di $1.37 a $60.17.

In una giornata priva di dati macro, grande enfasi e’ stata riposta dagli investitori sui singoli comparti e titoli societari. A livello settoriale le migliori perfromance sono state registrate dalle aziende minerarie, petrolifere ed immobiliari. A soffrire maggiormente sono stati invece i titoli dei settori biotech e semiconduttori.

Tre titoli in particolare hanno occupato la scena del trading odierno. Primo su tutti il colosso Internet Google ([[GOOG]]), salito per la prima volta sopra i $500 chiudendo con un rialzo intraday di 2.95% a $509. Il super-motore di ricerca ha registrato un performance di quasi il 500% in soli due anni, dal giorno in cui avvenne il debutto in borsa (19 agosto 2004) per cui era stato fissato un prezzo di collocamento di $85.

In evidenza anche il colosso aerospaziale Boeing ([[BA]]). Il titolo e’ salito ad un nuovo massimo storico di $92.05, per poi archiviare la sessione in progresso del 2.18%. A spingere l’azione e’ stato l’ultimo ordinativo ricevuto dal gruppo del valore di circa $5.5 miliardi, commissionato dalla compagnia aerea Korian Air per la fornitura di 25 nuovi velivoli.

Riflettori puntati anche sulla societa’ informatica Apple Computer([[AAPL]]). L’azione ha chiuso in progresso del 2.46% a $88.60 (record), sulle speculazione che l’azienda sia impegnata nel lancio dell’iPhone, un dispositivo portatile in grado di combinare le caratteristiche del ben noto iPod con quelle di un telefono cellulare.

In buon progresso anche l’azienda software Adobe Systems ([[ADBE]]), dopo aver ricevuto commenti positivi dagli analisti di Wachovia; in progresso il titolo della societa’ sviluppatrice di macchine agricole, Deere ([[DE]]), grazie ai risultati trimestrali superiori alle attese.

Subito dopo la chiusura, il colosso informatico Dell ([[DELL]]) riportera’ i risultati fiscali del terzo trimestre, posticipati la scorsa settimana a causa di un’investigazione avviata dalla Sec. Le attese sono per un EPS di 24 centesimi.

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Sul valutario, in buon progresso l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2843. In rialzo l’oro. I futures con scadenza dicembre sono avanzati di $6.60 a $628.70 all’oncia. In progresso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.5780% dal 4.5950% di lunedi’.


BORSA: NY ATTENDE THANKSGIVING, GOOGLE E APPLE RECORD

SCAMBI SOTTILI IN ATTESA DEL LUNGO PONTE FESTIVO

23:57 NEW YORK (ANSA) – Seduta poco mossa a Wall Street, condizionata dall’imminente e lungo ponte della Giornata del Ringraziamento di giovedì: anche se con volumi sottili e oscillazioni rarefatte, gli indici, in scia ai massimi storici toccati da Google, Boeing e Apple, terminano gli scambi in territorio positivo. Il Dow Jones è in rialzo dello 0,04% (a 12.321,11 punti), il Nasdaq sale dello 0,09% (a quota 2.454,84), mentre lo Standard & Poor’s 500 si attesta a 1.402,81 punti (+0,16%).

Assenti i dati congiunturali, la giornata segna l’impennata delle quotazioni del petrolio (+2,3% a 60,13 dollari) per le tensioni createsi a seguito di alcune limitazioni al trasporto di greggio intervenute in Alaska e nel Mare del Nord. L’attenzione, tuttavia, è rivolta ai singoli titoli, a cominciare da Google, che è salito per la prima volta sopra i 500 dollari, con una capitalizzazione di 155 miliardi che ha permesso al primo motore di ricerca Internet di scavalcare Chevron. Le azioni della società di Mountain View hanno toccato un massimo di 510 dollari, prima di chiudere a 509,65 dollari (+2,95%) sulla fiducia degli investitori per i risultati delle strategie messe in campo per la conquista del web.

Seduta record anche per Apple, che ha chiuso gli scambi sui massimi di sempre a 88,60 dollari (+2,46%), sulle attese del lancio a breve del nuovo prodotto di punta, l’iPhone. I titoli della compagnia di Steve Jobs beneficiano anche dell’ottimismo sulle vendite di iPod e Mac, nel lungo mese dello shopping che si aprirà giovedì con il Thanksgiving Day e si concluderà con il periodo natalizio. Boeing, il colosso Usa degli aerei, testa il record assoluto a 91,10 dollari (+2,22%), dopo un picco a quota 92,05 dollari, in scia alla vincita di una commessa da 5,5 miliardi per la fornitura di velivoli a Korean Air Lines.

Per il resto, il comparto energetico risale la corrente con l’aumento dei prezzi del petrolio: Valero Energy, la maggiore società di raffinazione, guadagna il 2,55% (a 53,06 dollari), mentre Schlumberger (numero uno nei servizi petroliferi) è in rialzo di 3,73% (a 65,61 dollari). Nel settore sanitario, Medtronic, il maggiore produttore mondiale di defibrillatori cardiaci, sale del 9,4% (a 53,55 dollari) dopo una trimestrale positiva con un utile per azione di 59 centesimi contro i 56 accreditati dagli analisti. Il rialzo trascina anche St. Jude Medical (+3,24% a 37,64 dollari), che opera nello stesso segmento.

Nel comparto dell’auto ancora una volta è in ribasso General Motors (-4,59% a 32,61 dollari). Il titolo della casa di Detroit nelle ultime tre sedute ha perso poco meno del 7%. Fra i tecnologici, l’attesa è per i conti preliminari di Dell (+0,69% a 24,82 dollari), dopo le note peripezie che hanno fatto slittare la trimestrale, per via di un’indagine sulla contabilità. Dell, a mercati chiusi, ha reso noto un utile di 677 milioni di dollari, pari a 30 centesimi per azione.

Il risultato è migliore delle attese degli analisti di Thomson Financial (pari a 24 centesimi), tanto che le azioni del produttore di pc texano volano negli scambi serali, segnando un balzo del 9,4%, a 27,16 dollari. Intel (semiconduttori) cede il 3,14% (a 21,57 dollari), mentre Novellus Systems è in flessione ddel 2,54% (a 32,26 dollari). In quest’ ultimo caso il titolo risente di una valutazione al ribasso data da alcuni analisti, che lo hanno degradato a ‘hold’, tenere, dal precedente ‘buy’.

Fra i gruppi che hanno presentato la trimestrale, Deere, il colosso dei trattori, balza in avanti del 6,55% 9a 95,27 dollari) perché nel quarto trimestre fiscale i profitti sono cresciuti del 19% mentre i ricavi – a quota 5,12 miliardi – non hanno superato le attese degli analisti. Fra i titoli minori, Pacific Ethanol guadagna il 5,77% (a 18,50 dollari). Il produttore di etanolo, partecipato dalla Cascade Investments di Bill Gates, ha registrato un utile per azione di 7 centesimi, nettamente al di là delle stime degli analisti.