Società

Wall Street cancella le perdite sul finale dopo il si alla riforma

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Il mercato azionario americano cancella le perdite nell’ultima mezz’ora di scambi, riportandosi in linea di parita’ sul finale, dopo che con 60 voti a favore e 39 contrari il Senato ha approvato la storica riforma del sistema finanziario.

Grazie allo sprint finale Wall Street riesce cosi’ a ribaltare una seduta compromessa nella mattinata dalla performance negativa di un gruppo di titoli finanziari. A livello di morale, pesano un paio di dati sull’attivita’ manifatturiera, che invece veniva considerata uno dei capisaldi della ripresa dell’economia.

Nonostante alcuni buoni risultati societari, come quelli di JP Morgan, il quadro emerso dai dati macro e’ ancora una volta nel complesso deludente, sussidi di disoccupazione a parte. A mercati chiusi sara’ Google ad annunciare i propri conti fiscali.

Il Dow Jones ha ceduto lo 0.07% a quota 10.359.31, il Nasdaq lo 0.03% in area 2249.08, mentre l’S&P 500 ha guadagnato lo 0.12% a 1096.48 punti. Schiacciati in fondo al paniere delle blue chip ritroviamo Bank of America (-1.7% circa) e Travelers (-1.9%). L’indice veniva da sette sedute consecutive in rialzo.

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Non e’ bastata dunque la sorpresa positiva giunta dal fronte del lavoro, con le richieste di sussidio di disoccupazione che nella settimana conclusasi il 10 luglio sono scese ai minimi da agosto 2008.

Ma la delusione per i prezzi alla produzione di giugno, calati piu’ delle stime, e il crollo dell’attivita’ manifatturiera di New York sicuramente non hanno contribuito a sostenere l’umore degli operatori.

Restando nel medesimo settore, uno scenario altrettanto cupo esce dagli ultimi dati sull’attivita’ nella regione di Philadelphia, il cui indice di riferimento e’ calato un’altra volta dopo la forte retrocessione del mese scorso. Tradite le attese del mercato. Per completare il quadro macro, progresso superiore alle stime per la produzione industriale.

Dopo la seduta senza troppo slancio di ieri, la trimestrale di JP Morgan (+0.6%) ha evidenziato un risultato superiore alle stime del mercato: i titoli della banca hanno attirato richieste di acquisto da parte degli investitori (+0.9%).

Il tutto all’indomani delle minute della Federal Reserve, che si e’ detta sempre meno ottimista su occupazione e ripresa economica. Riviste al ribasso le prospettive di crescita sul breve termine. Gli esperti continuano intanto a interrogarsi su cosa potrebbe accadere se l’economia americana fosse davvero destinata ad un rallentamento.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio hanno perso terreno. I futures con consegna agosto cedono $0.42 attestandosi a quota $76.62 al barile. Sul valutario l’euro guadagna forza nei confronti del dollaro, spinto anche dal successo dell’asta spagnola. Il cambio in questo momento e’ pari a 1.2945 (+1.6%). L’oro avanza di $1.30 a quota $1208.10 l’oncia. In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.978% dal 3.050% di ieri.