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Wall Street cancella le perdite, prende fiducia

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I listini si sono riportati sui livelli di parita’ dopo una partenza incerta, che ha visto la volatilita’ salire sopra quota 20. La borsa Usa viene da una serie di sedute positive che hanno consentito al Dow di portarsi sui massimi da inizio maggio e all’S&P di raggiungere il picco toccato il 26 aprile.

A risollevare il morale degli investitori e’ stato il miglioramento della fiducia dei consumatori in ottobre. Reazione gelida invece ai dati immobiliari, che dipingono uno scenario cupo per il settore. L’indice S&P/CaseShiller di agosto e’ stato pari a 148.6 dopo la lettura di 148.9 del mese precedente. Ma il dato negativo riguarda il valore delle case monofamiliari, che e’ sceso in prossimita’ dei minimi.

A dettare i tempi nelle prime battute era stato l’andamento del dollaro, che recupera parte delle perdite subite di recente contro un basket di valute rivali e in particolare risale dai minimi sullo yen. I funzionari giapponesi hanno espresso la volonta’ di agire in modo da ridurre la forza della valuta nazionale.

Anche i commenti del presidente della Fed di New York William Dudley hanno aiutato il dollaro. Dudley ha osservato che la decisione di mettere a punto una nuova tornata di quantitative easing sara’ presa in considerazionehe del contesto economico.

Il mercato sembra dunque attraversare una fase di consolidamento dopo il buon rally visto nelle ultime sedute. I timori circa il caos della gestione dei pignoramenti da parte delle banche Usa continuano a mettere pressione sul settore.

In ambito di trimestrali, la casa automobilistica Ford (F) ha riportato un utile netto pari a $1.7 miliardi nel terzo trimestre, in progresso dai $997 milioni di un anno prima. Il fatturato e’ lievemente calato a $29 miliardi da $30.3 miliardi, ma ha battuto le stime ($27.9 miliardi). Il profitto esclusi oneri straordinari di 48 centesimi e’ risultato di 12 centesimi superiore alle previisioni.

I titoli del comparto tecnologico sono per la maggior parte in territorio negativo, con Lexmark International, Tellabs e Unisys che accusano cali a due cifre: gli investitori non hanno ben digerito i rispettivi conti fiscali.

DuPont ha fatto meglio delle attese, registrando un utile netto di $367 milioni, ovvero 40 cents per azione, a fronte dei $409 milioni, ossia 45 cents per titolo, di un anno fa. Gli analisti scommettevano su un risultato di 33 centesimi. L’azienda ha rivisto al rialzo l’outlook sui profitti 2010.