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WALL STREET: CALMA PIATTA IN ATTESA DELLA FED

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A meta’ seduta gli indici azionari americani sono in territorio moderatamente positivo in attesa dell’esito dell’incontro della Federal Reserve. Il Dow Jones guadagna lo 0.11% a 10215, l’S&P500 lo 0.26% a 1125 e il Nasdaq lo 0.26% a 1913.

Per un commento operativo su indici, settori e titoli, vedi l’aggiornamento
di meta’ sessione, curato da Marco
Bonelli
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L’attenzione degli operatori e’ concentrata sul meeting del Fomc sui tassi d’interesse. Il braccio operativo della Fed ha iniziato la riunione alle 15:00 ora italiana. La decisione ufficiale sul costo del denaro sara’ annunciata alle 20:15.

Gli operatori danno per scontato che la Fed alzera’ i tassi dello 0.25% (il terzo aumento da inizio anno), portandoli all’1.75%. Nonostante i segnali non brillanti che arrivano dagli indicatori economici, nessuno si aspetta sorprese da parte della Banca Centrale americana sulla direzione della politica monetaria.

Molta attenzione sara’ tuttavia prestata alle parole che accompagnano il documento ufficiale. L’obiettivo e’ quello di carpire qual e’ effettivamente la visione della Fed sull’attuale fase dell’economia Usa.

Sul fronte macro, si sono rivelati contrastati i dati sul settore immobiliare . Nel mese di agosto, i nuovi cantieri edili sono cresciuti oltre le attese a 2,000 milioni di unita’. Hanno deluso le aspettative, invece, i permessi edili, scesi del 5.5% a 1,952 milioni.

Sui mercati continuano a pesare i rialzi del petrolio. Il future con scadenza ottobre ha sfondato i $47 al rbarile attestandosi a $47.18. A sostenere le quotazioni del greggio sono il calcolo dei danni causati dal passaggio dell’uragano Ivan e le preozzupazioni sul livello dell’offerta. OAO Yukos, inoltre, ha dovuto bloccare i rifornimenti alla Cina a causa del congelamento dei conti da parte del governo russo. Cresce nel frattempo l’attesa per la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte attesa per mercoledi’. Gli analisti si aspettano un netto calo.

Passando al settore societario, hanno battuto le stime degli analisti sugli utili trimestrali Lehman Brothers (LEH – Nyse) e Goldman Sachs (GS – Nyse). Le due banche d’affari hanno riportato EPS superiori alle attese rispettivamente per 16 e 32 centesimi. Delusione, invece, dal gruppo alimentare General Mills (GIS – Nyse), che ha pesantemente mancato le previsioni, e dalla societa’ software Red Hat (RHAT – Nasdaq).

Continua nel frattempo l’ondata di warning. Dopo gli allarmi lanciati lunedi’ da Colgate-Palmolive e PMC-Sierra, oggi e’ il turno di Teradyne (TER – Nyse). La societa’ dei semiconduttori, tuttavia, e’ guadagna quasi l’1%, spinta dal buon andamento del settore dei semiconduttori. Da notare che l’indice dei semiconduttori di Filadelfia e’ in rialzo del 7% nell’ultimo mese, alimentato dal ritrovato ottimismo sulle prospettive delle societa’ del comparto.

Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li stanno realizzando Exxon Mobil, Intel, Hewlett Packard e JP Morgan Chase. Sotto pressione invece Altria. AIG e Johnson & Johnson. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in lieve ribasso sull’euro in attesa delle decisioni della Federal Reserve. Il cambio tra le due valute e’ a $1.2265. Beneficia della debolezza del bigletto verde l’oro che guadagna $3.40 a $408.30. Sono in lieve calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.07% contro il 4.06% della chiusura di lunedi’.