Apertura in frazionale rialzo a Wall Street nel giorno in cui il mercato obbligazionario oggi e’ chiuso per la festa del Columbus Day.
E’ possibile che la seduta risulti interlocutoria: nessuna trimestrale e’ atteso per oggi. Domani tocchera’ al colosso dei chip Intel, mercoledi’ a JP Morgan, giovedi’ a Google mentre venerdi’ sara’ la volta di General Electric.
Nemmeno sul fronte macro e’ previsto alcun dato. Si segnalano i discorsi che terranno due membri votanti della Federal Reserve (Dudley e Yellen, rispettivamente alle 14:00 e alle 20:45 ora italiana). Alle 18:00 da Washington parlera’ il governatore della Banca Centrale Europea Trichet.
Gli operatori sono pronti ad affrontare una settimana ricca di trimestrali, elemento cruciale per capire se continueranno gli acquisti che hanno permesso al Dow di superare quota 11000, prima volta dal 3 maggio.
L’idea e’ che, mentre si aspetta l’adozione (data per scontata) da parte della Federal Reserve di nuove misure di allentamento monetario (l’annuncio potrebbe arrivare nella prossima riunione del 3 novembre), la voglia di acquisti sui listini rimane.
Christian Tegllund Blaabjerg, chief equity strategist di Saxo Bank, ha detto a MarketWatch di aspettarsi una solida stagione delle trimestrali. “In generale gli operatori credono che due terzi delle societa’ riporteranno conti sopra le stime”. L’analista scommette che l’S&P 500 possa arrivare a 1170 entro fine settimana e a 1200 quando i conti societari saranno stati pubblicati.
Intanto Microsoft, gia’ in rialzo nel premercato, si muove in vista dell’imminente presentazione di smartphone dotati del suo sistema operativo Window 7. Google ha guadagnato quote di mercato a settembre. Secondo Experian Hitwise, il gruppo controlla il 72.2% del mercato della ricerca online, quattro settimane fa era al 71.6%. Bing, di Microsoft, e’ sceso al 23.6% dal 24.2%.
Nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna novembre scendono dello 0.56% a quota $82.20 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna -0.01% a $1345.10 l’oncia.
Sul fronte valutario l’euro e’ piatto a quota $1.3930 (-0.06%). Secondo una nota emessa dagli analisti di Citigroup, la valuta europea rimarra’ ben comprata dopo che il Fondo Monetario Internazionale nel corso del fine settimana non ha saputo trovare un accordo per evitare l’inasprirsi di una “guerra valutaria”. “Ci vorra’ molto tempo prima che la Bce si dica apertamente preoccupata dei livelli dell’euro”, ha scritto in una e-mail ai clienti l’ufficio studi della banca Usa. Nell’ultimo mese la valuta europea ha guadagnato il 4.8% contro le principali divise.