Società

WALL STREET: BUONA LA PRIMA, L’ISM CONVINCE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il 2010 si apre con il giusto spirito alla Borsa di New York, in una seduta caratterizzata dal balzo delle commodity, sostenute dai dati migliori delle attese sul fronte manifatturiero, che hanno alimentato la fiducia nella ripresa dell’economia mondiale.

Wall Street ha chiuso con gli indici in netto progresso: il Dow Jones ha registrato un rialzo dell’1.50% a quota 10583.96 punti, il Nasdaq dell’1.73% a 2308.42 e l’S&P 500 dell’1.60% a $1132.98. Una seduta influenzata dagli ultimi report economici, che hanno mostrato come l’attivita’ manifatturiera si sia espansa per il quinto mese consecutivo.

A giustificare il rincaro dei prezzi delle materie prime anche la debolezza della valuta americana, con gli investitori che non hanno esitato a fare acquisti sul mercato in attesa di conoscere venerdi’ prossimo le importanti cifre relative al rapporto mensile sull’occupazione. Sul valutario, l’euro si attesta a $1.4410.

Giungono notizie positive dal fronte macroeconomico, con l’attivita’ manifatturiera che e’ cresciuta sopra le attese in dicembre. Si tratta del quinto mese consecutivo di espansione negli Stati Uniti. Gli indici manifatturieri hanno fatto segnare una crescita anche in Corea del Sud, Taiwan, India e sopratutto Cina.

“E’ sotto gli occhi di tutti il fatto che l’attivita’ manifatturiere sia il catalizzatore principale dei rialzi odierni”, commenta Peter Boockvar, equity strategist di Miller Tabak & Co. “Quello che non sappiamo e’ dove si trovano i livelli di domanda e se la ripresa nel settore e’ sostenibile o meno”.

Poco confortanti sono invece risultatde le cifre pubblicate dal Dipartimento del Commercio e relative alla spesa per le costruzioni, la cui contrazione in novembre e’ risultata piu’ marcata di quella prevista dagli economisti.

Per i tuoi investimenti, segui il feed in tempo reale di Wall Street Italia INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.77 euro al giorno, provalo ora!

Tra i singoli settori, seduta particolarmente ispirata per gli energetici e i tecnologici, dopo che le azioni di Intel sono state promosse a Overweight dagli analisti di Robert W. Baird & Co. Il prezzo obiettivo e’ della societa’ di chip e’ stato aumentato a $26 e i titoli mettono a segno un rialzo di quasi il 2.5%.

Parole positive sono state espresse dagli analisti anche per Google e per il settore della raffinazione made in Usa. Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il rating di piu’ societa’, tra cui Valero Energy e Sunoco. I titoli Valero registrano un progresso del 6.7% a quota $17.87 mentre le Sunoco avanzano del 5.2% a $27.46. L’indice PHLX del settore dei servizi petroliferi guadagna il 3.5%.

Richiesti anche i finanziari, (benchmark settoriale +2.1%) nel giorno in cui UBS e Cedit Suisse hanno deciso di rivedere al rialzo il giudizio sulla concorrente Morgan Stanley. A guidare i rialzi sul Dow Jones insieme ai titoli del colosso dei semiconduttori, sono Boeing, Alcoa e il produttore di petrolio e gas Apache.

Ad attirare l’attenzione degli investitori e’ anche il settore dei media, dopo che l’emittente televisiva Fox Network, di proprieta’ di News Corp, e Time Warner Cable hanno raggiunto un accordo per continuare a mamndare in onda le trasmissioni dell’emittente di Murdoch sulle frequenze di Time Warner.

Richieste anche le Alcon, dopo che Novartis ha proposto di acquistare la quota rimanente della societa’ specializzata nei prodotti per la cura degli occhi per $39.3 miliardi, rilevandola da Nestle’ e dagli altri soci azionisti. I titoli Alcon fanno un balzo del 3% a quota $169.50.

Chesapeake Energy nel frattempo accelera con intensita’ dopo aver stretto un patto da $2.25 miliardi con il colosso petrolifero Total (+2.5%) per la cessione del 25% degli asset dello scisto bituminoso di Barnett. Le due aziende formeranno una joint venture.

Finisce sotto i riflettori Kraft Foods, dopo le indiscrezioni stampa secondo cui dovrebbero alzare l’offerta per Cadbury, mentre in Italia sono iniziate a circolare notizie secondo cui Ferrero ha trovato un accordo con Hershey e piu’ societa’ di private-equity per il lancio di una controfferta.