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WALL STREET: BUON RIALZO, CONTINUA IL RALLY

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L’azionario Usa allunga nel pomeriggio, grazie ai risultati migliori delle attese di diverse societa’, tra cui Best Buy e ConAgra Foods, e sull’entusiasmo generato dalla domanda alta per l’asta dei Titoli di Stato. Il Dow Jones ha registrato un progresso del 2.25% a 7924.56, l’S&P 500 del 2.33% a 832.86 punti. Fa ancora meglio il Nasdaq, che trascinato dai big del settore chiude in rialzo del 3.80% a quota 1587.00.


Grazie ai rialzi odierni, i listini hanno accumulato guadagni pari a circa il +20% nelle ultime tre settimane. L’S&P e’ in rialzo del 13% circa da inizio marzo, il rally mensile piu’ consistente dal 1987, mentre il Nasdaq e’ in positivo nel 2009. Se l’S&P 500 dovesse chiudere anche questa settimana in rialzo (terza consecutiva), si tratterebbe della terza volta nelle ultime 78 settimane (da quando e’ scoppiata la crisi) che si verifica un evento del genere.

“Penso che questo rally possa portare le azioni a testare nuovamente i massimi giornalieri annuali dello scorso 6 gennaio, di 943.85. Il che si tradurebbe in un progresso del 16% dalla chiusura di ieri, e del 41.6% dai minimi di 666”, osserva Ed Yardeni, presidente di Yardeni Research, facendo riferimento alla performance dell’S&P 500.

Nel primo pomeriggio la mole degli acquisti e’ cresciuta proprio in concomitanza dell’esito positivo dell’asta odierna del Tesoro, che ha attirato alti livelli di domanda. Gli investitori seguono da vicino gli sviluppi delle emissioni di titoli del debito perche’ vogliono assicuarsi che Washington sia in grado di finanziare i suoi dispendiosi piani di rilancio dell’economia e di salvataggio delle banche.

Guardando alle performance settoriali, gli hi-tech mettono a segno guadagni superiori a quelli del mercato generale, sospinti al rialzo dai big dell’industria e al contempo dall’ottimismo sullo stato di salute dell’economia. Nelle sale operative, infatti, incomincia a diffondersi l’idea che il peggio sia alle spalle.

Le cifre relative al Pil nel quarto trimestre e alle richieste di sussidi di disoccupazione settimanali non sono state certo eccezionali, ma hanno confermato la tesi secondo cui l’economia potrebbe avere iniziato a muovere i primi passi verso la ripresa. Il Prodotto Interno Lordo del quarto trimestre e’ risultato in pesante calo (-6.3%), ma sopra le attese, mentre le richieste di sussidio sono aumentate a 652 mila unita’, sostanzialmente in linea con le stime.

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A guidare il settore Red Hat, nel giorno in cui l’azienda di software open-source ha registrato vendite migliori del previsto, e Research In Motion, favorita dal giudizio positivo di un analista di Goldman Sachs, che parla di “margini e valutazione in miglioramento” per il produttore del popolare palmare Blackberry.


Andamento altalenante per i finanziari, che sono scivolati sino a oltre il -2,5% dopo che il segretario del Tesoro Timothy Geithner ha presantato alla Camera una proposta per riformare l’intero sistema finanziario, che tra le altre cose prevede che hedge fund, societa’ di private-equity e mercati derivati vengano sottoposti a supervisione federale.

Tra le singole azioni, particolarmente ispirata Best Buy, dopo che il leader mondiale dell’elettronica al consumo ha pubblicato un utile trimestrale in calo del 23%, ma superiore alle attese degli analisti grazie al balzo delle vendite nei rivenditori di nuova apertura. Intanto i titoli ConAgra Foods guadagnano quasi il 7%, dopo che l’azienda alimentare ha presentato risultati che hanno sorpreso in positivo le attese del mercato. Anche la societa’ Dr Pepper Snapple ha registrato utili migliori delle stime, che hanno messo le ali al titolo.
Non e’ da meno il titolo General Motors, sostenuto dalle speculazioni secondo cui la casa di Detroit in crisi dovrebbe ricevere nuovi aiuti governativi.

Sugli altri mercati, il petrolio chiude in rialzo. I contratti con consegna maggio guadagnano $1.57 a $54.34. Sul valutario, l’euro perde terreno nei confronti della controparte americana. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ il cambio tra le due valute e’ di 1.3512. Estende il rimbalzo di ieri l’oro, salito a quota $942.20 l’oncia (+$4.20). In progresso i prezzi dei Titoli di Stato Usa, confortati dall’esito dell’asta dei bond: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso al 2.7330% dal 2.7720% della chiusura di mercoledi’.