Società

WALL STREET: BRUTTA CHIUSURA, DOW JONES SOTTO I 13.000, SOFFRE IL NASDAQ

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Avvio di settimana volatile e ancora in rosso a Wall Street. Un’altra seduta caratterizzata da un’ondata di vendite prevalentemente sul comparto tecnologico, quel che e’ peggio verso la parte finale delle contrattazioni. Il Nasdaq Composite, che la scorsa settimana ha ceduto il 6.5%, e’ arretrato dell’1.67% a 2584. Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0.43% a 12987, quindi sforando per la prima volta da mesi la soglia psicologica dei 13.000 punti; l’S&P500 ha perso l’1.00% a 1439.

Negli ultimi giorni gli indici hanno riportato pesanti perdite a causa delle forti pressioni emerse dal comparto finanziario. In una recente nota diffusa da Deutsche Bank si legge che le svalutazioni di grandi e piccole banche legate alla crisi dei mutui subprime potrebbero toccare i $400 miliardi.

Oggi i titoli del comparto finanziario hanno messo a segno un rimbalzo dai minimi della scorsa settimana, guidati da Citigroup (C), che e’ risultato anche il miglior componente del Dow Jones. Bene anche JP Morgan (JPM) e Bank of America (BAC). La situazione pero’ continua a rimanere preoccupante. Da una ricerca effettuata dagli analisti di Goldman Sachs (GS) emerge un dato significativo per il corso dell’economia nei prossimi mesi: 2/3 dei CEO delle grosse aziende americane ritengono che il quarto trimestre sara’ peggiore di quello conclusosi a settembre. Cio’ a causa delle condizioni meno favorevoli per la concessione di credito a consumatori e aziende.

Pensi davvero che informazioni gratis possano bastare, in un mercato come questo? Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Nel comparto finanziario emblematico il caso di E*Trade (ETFC), il cui titolo e’ stato massacrato e il cui valore si e’ piu’ che dimezzato (-58,67%) dopo la news di venerdi’ scorso e dopo che la societa’ ha ritirato le stime sui risultati trimestrali offerti in precedenza. E*Trade (l’azione ha perso il 75% negli ultimi 2 mesi) sembra essere finita nel mirino della SEC a causa di alcune operazioni poco chiare sui prestiti.

Sempre nel comparto finanziario ancora guai per Countrywide Financial (CFC) che si e’ detta preoccupata sul livello del credito e sulla possibilita’ di accesso a nuovi fondi nel caso di un ulteriore deterioramento del “credit rating”. In rosso anche HSBC (HBC) che ha annunciato svalutazioni per $1 miliardo a causa delle perdite legate alla divisione dei mutui subprime.

Nel comparto hi-tech, a mettere sotto pressione il Nasdaq sono state le pesanti perdite di Nvidia (NVDA) e Research In Motion (RIMM) rispettivamente con -10% e -9.4%. In evidenza IBM (IBM) dopo aver acquistato la societa’ canadese Cognos (COGN) per un corrispettivo di $5 miliardi da pagarsi in cash. Tra le societa’ dell’S&P500 che hanno diffuso i risultati trimestrali in mattinata Tyson Food (TSN), principale produttore di carne americano, ha invertito rotta dopo aver fornito un outlook deludente per i prossimi mesi; in rosso anche il gruppo di private equity Blackstone (BX).

L’agenda odierna non e’ stata caratterizzata da alcun elemento di particolare rilievo; il mercato dei bond e’ inoltre rimasto chiuso per la ricorrenza del “Veterans Day”.


Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha ceduto terreno sulle speculazioni di un aumento della produzione da parte dell’OPEC nel prossimo meeting. I futures con consegna dicembre sono arretrati di $1.7 a $94.62 al barile. Il Philadelphia Oil Service Sector Index e’ infatti calato del 5.9%.

Sul valutario, euro in ritracciamento dai recenti massimi nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4533. In pesante perdita l’oro. I futures con scadenza dicembre sul metallo prezioso sono arretrati di $27.00 a $807.70 all’oncia. Il Philadelphia Gold and Silver Sector Index e’ di conseguenza calato del 7.7%.

parla di questo articolo nel Forum di WSI