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Wall Street brucia i guadagni, petrolio sopra i $106

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New York – La seduta prosegue incerta per la borsa americana con i listini che hanno bruciato tutti i guadagni dopo l’avvo di seduta ben intonato, sulla scia dei conti fiscali convincenti di JP Morgan. Il Dow Jones e l’S&P sono piatti alle 18 italiane, mentre il Nasdaq avanza invece dello 0,5%.

JP Morgan scivola in rosso dopo un avvio in progresso dell’1,7%. Appesantita dal calo di tutto il comparto finanziario, American Express perde la vetta del paniere delle blue chip, conquistata da IBM. A livello settoriale sono i tecnoligici ad attirare l’interesse dei rialzisti.

Le borse dovunque nel mondo hanno scambiato in un buon range di prezzo fino a poche ore fa, ma mantenuto volumi sottili e percio’ gli analisti suggeriscono di puntare a incassare profitti contenuti giorno per giorno. Sul valutario nel frattempo i driver sono i tassi di interesse: la Bce vuole alzare di 25 punti base i tassi guida a luglio e poi nuovamente a settembre. La Fed invece fino all’ultimo trimestre non tocchera’ i tassi. Cosi’ l’euro sale sopra $1,45 e ora guarda a quota $1,46.

Tutti gli occhi nel preborsa erano puntati sui conti fiscali di JP Morgan dopo le cifre appannate di Alcoa del giorno prima. La banca americana non ha deluso, annunciando peraltro un mega programma di buy back da $1,5 miliardi. Gli utili sono cresciuti del 67% nel primo trimestre a $5,6 miliardi, ovvero $1,28 per azione, da 3,3 miliardi, pari a 74 centesimi per titolo, dell’anno prima. Il fatturato e’ sceso a $25,2 miliardi da $27,7 miliardi, ma e’ risultato in linea con le aspettative di Wall Street. Gli analisti si aspettavano guadagni pari a $1,15 per azione. quasi dell’1% in area $47.

Sul fronte economico, nono rialzo consecutivo delle vendite al dettaglio anche se l’incremento e’ inferiore a quello visto in febbraio. Il risultato e’ risultato sostanzialmente in linea. in calendario anche il Beige Book della banca centrale americana.

In generale sull’azionario europeo, quel clima di avversione al rischio che aveva dominato i mercati azionari nella giornata di ieri, si e’ oggi dissipato. Un esempio lo offre il mercato dei titoli di stato, dove si assiste a un calo generalizzato, che puo’ essere inteso come una correzione dopo i rialzi di ieri. Ma estrema attenzione va rivolta ai bond italiani, dopo le dichiarazioni del Tesoro che, oltre ad aver rivisto al ribasso le stime sulla crescita del Pil, ha reso noto che il rapporto tra il debito e il Pil salirà quest’anno al 120%.