Società

WALL STREET:
CHE IL RALLY
PROSEGUA

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Dopo la battuta d’arresto della settimana scorsa, i listini azionari americani hanno ripreso con decisione la marcia al rialzo. Il rally degli indici, che oramai dura da circa due mesi, questa volta ha trovato nei dati macroeconomici le sue principali ragioni. Finalmente la fiducia del mercato nella ripresa dell’economia comincia a poggiare su elementi piu’ concreti.

Rispetto a venerdi’ scorso, il Dow Jones (DJIA) ha guadagnato il 2,89%, attestandosi a quota 8850,26, al livello piu’ elevato dal dicembre 2002. Dall’inizio dell’anno l’indice industriale ha realizzato un progresso del 6,10% mentre rispetto allo stesso periodo del 2002 e’ in calo del 10,83%.

Con un rialzo di ben il 5,68%, il Nasdaq (IXIC) ha chiuso la settimana a 1595,91 punti, al massimo di un anno. Dall’inizio del 2003, l’indice hi-tech ha guadagnato il 19,50% e su base annua la perdita si e’ ridotta all’1,23%.

Per i dati completi della settimana, vedi tabella indici in fondo alla pagina.

Hanno decisamente alimentato il buonumore del mercato alcune notizie dal fronte macroeconomico. In particolare, il comparto manifatturiero ha cominciato a dare i primi segnali di ripresa, con il Chicago PMI tornato sopra l’importante soglia dei 50 punti, ed e’ migliorata la fiducia dei consumatori.

Il dato rivisto sul Pil ha inoltre mostrato che l’economia americana nel primo trimestre e’ cresciuta dell’1,9% anziche’ dell’1,6%, come era stato stimato in precedenza. E sebbene le spese personali abbiano deluso le aspettative, dal rapporto e’ emerso che ad aprile i prezzi sono cresciuti dell’1,3%, allontanando (per il momento) i peggiori timori di uno scenario deflazionistico. Tra le poche note negative, la debolezza della domanda di beni durevoli.

Nonostante le interruzioni occasionali, quindi, il “momentum” del mercato continua ad essere positivo. E molti operatori osservano che la crescita a singhiozzo dei listini sia perfettamente fisiologica e (perche’ no?) salutare.

Secondo Richard McCabe, chief market analyst di Merrill Lynch, il mercato attraverserà presto un “fase correttiva di breve periodo che permettera’ agli indici di digerire i forti guadagni degli ultimi due mesi e porra’ le basi per una nuova dimostrazione di forza a partire dall’estate”.

Sul fronte societario, questa settimana le correnti di acquisto si sono indirizzate soprattutto sui titoli tecnologici. Tra i maggiori guadagni, si segnala il +11% messo a segno dal comparto dei semiconduttori (SOX), trainato dall’ottima performance di Intel (INTC – Nasdaq, +10,8%) e
STMicroelectronics (STM – Nyse, +9,6%), e la forte crescita dei titoli Internet (ECM, +9,54%). Molto importante, per il settore, e’ stato l’accordo di collaborazione sulle tecnologie raggiunto da AOL-Time Warner (AOL – Nyse) e Microsoft (MSFT – Nasdaq). Quest’ultima, inoltre, dovra’ pagare al colosso media $750 milioni come risarcimento danni.

Buona anche la performance del biotech (BTK, +3,75%), al cui rialzo hanno contribuito i dati positivi sull’Erbitux, il controverso farmaco anti-cancro prodotto da Imclone (IMCLE – Nasdaq).

Sono infine avanzate le blue chip General Motors (GM – Nyse, +6,31%), nonostante la severa nota di UBS Warburg sui “Big Three” dell’auto, e Home Depot (HD – Nyse, +6,39%), che ha affermato di trovarsi in “condizioni finanziarie stellari”.

Per quanto riguarda i titoli di Stato, i Treasury (TNX) hanno riguadagnato le posizioni perse all’inizio della settimana, chiudendo quasi invariati rispetto a venerdi’ scorso. Il rendimento sulla scadenza a 10 anni, benchmark della categoria, alla chiusura di oggi e’ al 3,35%.

Al mercato valutario, dopo aver toccato un nuovo massimo storico nei confronti del dollaro ($1,1933), l’euro ha ceduto parte dei guadagni realizzati. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ sceso a quota $1,1788. A sostenre il recupero del biglietto verde sono stati i commenti del presidente Bush, che prima di partire per il G8 in Francia ha dichiarato che la sua amministrazione continua a favorire una politica di dollaro forte.

E ancora Bush, mercoledi’, ha firmato la legge sul piano di stimoli fiscali per $350 miliardi. Sebbene la cifra sia la meta’ di quella originariamente proposta dalla Casa Bianca, si tratta del terzo taglio alle tasse piu’ elevato della storia americana.

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INDICI DI BORSA Ticker Valore Ultima settimana
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Iinizio anno
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Ultimi 12 mesi
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DJIA DJIA 8850.26 2.89% 6.10% -10.83%
S&P 500 SPX 963.59 3.26% 9.52% -9.70%
Nasdaq IXIC 1595.90 5.68% 19.50% -1.23%
Nasdaq 100 NDX 1197.89 6.00% 21.69% -0.86%
INDICI DI SETTORE Ticker Valore Ultima settimana
%
Iinizio anno
%
Ultimi 12 mesi
%
Semiconduttori SOX 382.31 11.01% 32.20% -23.48%
Oro-Argento XAU 73.46 -0.72% -4.30% -14.42%
Networking NWX 192.22 4.92% 47.07% -7.85%
Internet ECM 70.25 9.44% 59.88% 48.43%
Hardware GHA 211.72 7.69% 36.68% 0.25%
Petrolifero OIX 272.05 1.97% 4.69% -16.88%
Finananziario DJ_FIN 162.05 3.01% 9.72% -11.62%
Energia DJ_ENE 199.60 1.11% 6.59% -10.20%
Farmaceutico DRG 315.21 1.06% 5.60% -6.85%
Biotech BTK 449.36 3.75% 32.87% 8.07%
Difesa DFX 153.89 2.52% -4.79% -23.14%
Gas Naturale XNG 196.92 1.43% 1.46% 7.54%
Software GSO 125.05 5.95% 22.45% 0.50%
Retail RLX 318.63 5.51% 19.16% 156.07%
Wireless UTI 289.34 0.63% 12.29% -14.37%
Assicurazione DJ_INS 317.93 4.53% 6.96% -10.62%
Aereo XAL 42.70 0.23% 10.08% -47.38%
TELECOM XTC 493.16 0.07% 9.48% -8.43%

Elaborazione dati a cura dell’Ufficio Studi di
WallStreetItalia