Mentre il Dow Jones mantiene un ribasso del 6%, il Nasdaq si indebolisce lievemente e si attesta a -5,5%.
Dal mercato giungono pero’ segnali positivi, come la mancanza di volatilita’, mentre le flessioni si sono rivelate tuttavia contenute. Secondo le speculazioni degli esperti nei giorni scorsi, gli indici avrebbero potuto registrare un andamento peggiore. Molto elevati i volumi di scambi.
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Lieve l’effetto della mossa giunta a sorpresa dalla Federal Reserve, che questa mattina, prima dell’avvio delle contrattazioni, ha tagliato di mezzo punto percentuale i tassi di interesse, portandoli al 3%.
La manovra della banca centrale americana “e’ positiva per il mercato, ma potremmo vedere una certa volatilita’, mentre gli investitori cercano di raggiungere un livello di acquisti”, ha dichiarato Brian Belski, market strategist presso US Bancorp Piper Jaffray.
Sulla scia della Fed, la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse di 50 punti base portandoli a 3,75%. La BCE ha detto che l’economia dei 12 paesi della zona euro rallenterà nel breve termine, ma ha insistito sul fatto che il rallentamento durerà poco.
Sul Dow Jones, dove frattempo permane il blocco automatico degli ordini di vendita per limitare gli eccessi di ribasso, pesano le flessioni in diversi settori.
Tra le blue chip piu’ colpite Boeing e United Technologies.
“Permane una certa tendenza emotiva a vendere”, ha dichiarato George Mairs of Mairs & Power Inc, aggiungendo che “mentre non so se il mercato si riprendera’ da qui a una settimana, certamente lo fara’ nel giro di un mese”.
I gestori di portafoglio osservano e ascoltano, quindi i prossimi giorni saranno critici”, sostiene Gauthier.
Sul listino industriale pesano le blue chip American Express, Boeing e Honeywell.
Come preannunciato nei giorni scorsi, vittime sul floor oggi sono i titoli correlati a lineee aeree, hotel e servizi turistici, per i timori che l’industria risentira’ dell’attacco terroristico di martedi’ scorso. Il settore trasporto aereo e’ ai minimi storici, e registra flessioni del 40%.
Alcuni investitori si attendono un recupero tra i titoli dopo il crollo inziale, mentre altri prevedono ulteriori flessioni per i timori che l’attacco terroristico della scorsa settimana spedira’ l’economia in recessione.
Tra i comparti che segnano le flessioni piu’ pesanti compaiono anche quelli delle societa’ assicurative, costrette ad affrontare richieste di danni per $30 miliardi dopo l’attacco al World Trade Center di New York.
A soccorrere il mercato e’ intervenuta la Securities and Exchange Commission (SEC), la Consob americana, che ha facilitato alcune norme
per rendere piu’ agevole i programmi di buyback azionario annunciati da alcune societa’.
Buyback sono stati annunciati, dopo Cisco, anche da General Electric, Intel Corp. e American
International Group.
Gli investitori scommettono invece
sulle societa’ del settore sicurezza e difesa.
Quattro societa’ che operano nella produzione
di dispositivi tecnologici per la ricognizione di esplosivi stanno salendo vertiginosamente nelle contrattazioni. Si tratta di Visionics (VSNX – Nasdaq), InVision Technologies (INVN – Nasdaq),
Magal Security (MAGS – Nasdaq) e Visage Technology (VISG – Nasdaq).
Nel settore difesa, in rialzo Raytheon, che guadagna quasi il 25%.