Partenza in buon progresso per l’azionario americano, favorito dalla rinnovata debolezza del dollaro e dai guadagni registrati dalle Borse mondiali. Inoltre la mancanza di notizie negative giunte dal fronte del mercato del lavoro ha contribuito a mantenere alto il morale degli investitori.
I dati pubblicati in mattinata, che hanno offerto un aggiornamento sulla situazione lavorativa, hanno mostrato un calo dei posti di lavoro persi nel settore privato in ottobre rispetto al mese precedente, mentre le stime sui tagli al personale previsti mensilmente hanno toccato i minimi di 19 mesi. Alle 16 italiane l’attenzione del mercato si spostera’ invece sul settore di servizi e nel contesto sulle cifre relative all’indice ISM non manifatturiero di ottobre.
Restando in ambito macro l’attesa cresce per la decisione del comitato di politica monetaria della Fed, previsto alle 20:15 italiane. Gli scambi potrebbero essere volatili in attesa di conoscere i commenti del FOMC, da cui il mercato si aspetta un cambiamento sia nelle informazioni circa la durata con cui i tassi verranno mantenuti su livelli vicini allo zero.
La questione che interessa agli operatori non e’ tanto sapere se la Fed cambiera’ o meno la politica sui tassi, alzandoli dal livello molto vicino allo zero in cui si trovano, ma se fornira’ informazioni circa una exit strategy dalle misure straordinarie di rilancio economico messe a punto per aiutare l’economia a limitare i danni della stretta creditizia. Tali fattori avranno implicazioni sia sull’andamento del dollaro che sulle opinioni degli investitori.
Una frase in particolare, presente nell’ultimo discorso della Fed, polarizzera’ l’attenzione del mercato, che vorra’ sapere se essa verra’ ripetuta o meno: “le condizioni economiche garantiranno livelli eccezionalmente bassi per i tassi sui fed funds ancora per un lungo periodo di tempo”.
Alcuni analisti di Societe Generale scommettono che quella frase rimarra’ intatta cosi’ com’e’, ma un altro gruppo di esperti del mercato prevede invece un leggero cambiamento. Una cosa e’ certa: un qualsiasi cambiamento verra’ interpretato come un evento importante per gli asset piu’ rischiosi, che sono stati ben sostenuti dalle condizioni di liquidita’ generose degli ultimi tempi.
Sul fronte delle trimestrali, Time Warner ha annunciato di aver chiuso il periodo con un utili in calo del 38% rispetto all’anno precedente. Tuttavia il colosso dei media ha rivisto al rialzo l’outlook sull’intero esercizio 2009, dicendo di prevedere profitti esclusi item straordinari di $2.05 per azione. In precedenza la stima era per un risultato piatto. I titoli accelerano di circa il 2% in avvio.
Comcast da parte sua ha archiviato il trimestre con utili netti in rialzo e superiori alle attese. Ma le cifre che gli operatori osserveranno con maggiore attenzione, saranno pubblicate dopo il suono della campanella, quando a riportare i conti fiscali sara’ il gigante dei sistemi di Rete Cisco Systems. Anche l’azienda media News Corp, la societa’ di prodotti per la comunicazione senza fili Qualcomm e la catena di supermercati Whole Foods renderanno note le loro cifre di fine trimestre a mercati chiusi.
Si preannuncia una seduta difficile per la componente del Dow Kraft Foods, che ha annunciato un risultato inferiore alle attese ieri a mercati chiusi. Inoltre la societa’ alimentare non ha precisato se lancera’ o meno un’offerta ufficiale per la britannica Cadbury in tempo.
Sotto i riflettori finiranno probabilmente anche Oracle e Sun Microsystems, dopo le indiscrezioni stampa pubblicate dal Financial Times secondo cui l’Unione Europea starebbe per presentare un’obiezione contro l’Opa da $7.4 miliardi lanciata da Oracle sulla produttrice dei sistemi JAVA, che potrebbe bloccare l’affare.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre fanno segnare un rialzo di $1.03 a quota $80.63 al barile. Sul valutario arretra il dollaro, con l’euro che si rafforza nei confronti del biglietto verde a quota $1.4785. Accelerano ancora i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in progresso di $8.10 a quota $1093.00 l’oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5000% dal 3.4710% di ieri.
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