Battuta d’arresto per le borse americane, che hanno chiuso la seduta in rosso dopo cinque giornate consecutive di rialzi.
Il Dow Jones ha ceduto lo 0,25% a quota 9630 e l’S&P500 lo 0,53% a 1033 punti. Piu’ pesante la perdita del Nasdaq, che ha lasciato sul terreno lo 0,74% per chiudere a 1893 punti.
Sui mercati continua a crescere l’attesa degli operatori sugli utili societari, che questa settimana iniziano ad entrare nel pieno della stagione.
Le cifre riportate ieri dal colosso dell’alluminio Alcoa, la prima societa’ del Dow Jones a pubblicare gli utili, lasciano ben sperare. Ma gli investitori attendono maggiori informazioni sullo stato di salute della “corporate America” e soprattutto sull’outlook delle aziende.
A questo riguardo, molto importante sara’ la trimestrale del colosso Internet Yahoo!, che pubblichera’ il bilancio questa sera, dopo la chiusura delle contrattazioni.
L’attenzione degli operatori oggi si e’ inoltre concentrata sull’andamento del dollaro, sceso a un nuovo minimo di tre anni nei confronti dello yen, per poi recuperare parzialmente (si specula) grazie all’intervento della Banca del Giappone. Il cambio con l’euro nel tardo pomeriggio a New York e’ a quota 1,1808, contro $1,1801 della chiusura di ieri.
Passando al reddito fisso, giornata piatta per i titoli di Stato americani. Il rendimento sul Treasury a 10 anni, benchmark della categoria, e’ invariato al 4,24%.
Per quanto riguarda i titoli azionari, da segnalare oggi la buona prova della blue chip International Paper (+0,8%), premiata dalla nota positiva di Merrill Lynch.
Hanno sofferto, invece, le societa’ di telecomunicazioni, messi sotto pressione da un articolo del Wall Street Journal che sollevava alcune preoccupazioni sugli utili del gruppo.
Male, quindi, Verizon Communications, maggiore compagnia telefonica per le chiamate urbane, che ha ceduto l’1,3%, SBC (-1,6%) e BellSouth (-1,99%).
Tra i retail, in calo la catena di supermercati Winn-Dixie Stores, che ha registrato una delle maggiori perdite tra i componenti dell’indice S&P500 (-5,88%) dopo aver tagliato le previsioni annuali sugli utili.
Vero e proprio tonfo per l’operatore di tv via cavo CSG Systems International (-40%), che dovrà versare 120 milioni di dollari a Comcast in base alle decisioni prese in sede arbitrale.
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