(Teleborsa) – L’intenzione iniziale degli investitori di riprendere la strada dei rialzi, è svanita. Gli indici di Wall Street infatti hanno avviato gli scambi all’insegna degli acquisti, grazie ai dati macro e risultati societari, e poi hanno invertito rotta azzerando i guadagni. Tutto ciò all’indomani di una seduta debole, penalizzata dalle statistiche sui beni durevoli e dal Beige book della Fed sull’economia. A sostenere il sentiment inziale, i dati macro sul mercato del lavoro diffusi prima dell’avvio ed alcune trimestrali migliori del previsto. Come quella del colosso petrolifero Exxon Mobil, che ha annunciato utili raddoppiati e quella di Motorola che ha battuto le attese sia in termini di ricavi sia di utili. Sul versante congiunturale le richieste per i sussidi alla disoccupazione sono scese nella settimana al 24 luglio più delle attese degli analisti attestandosi 457 mila unità (459 mila le stime del mercato). Sul mercato valutario, il biglietto verde resta sotto pressione nonostante i dati macroeconomici positivi, a favore dell’euro che consolida le sue posizioni sopra quota 1,30 dollari. A sostenere la moneta unica, la fiducia dell’economia in Eurozona che già stamane ha favorito un nuovo allungo della valuta europea. Tra gli indici, il Dow Jones mostra una flessione dello 0,72% a 10.422,73 punti mentre il nasdaq cede l’1,33% a 2.234,72 punti. Giù anche il più ampio paniere S&P500 che perde lo 0,87% a 1.096,54 punti.
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