Avvio di seduta debole per i mercati americani, sotto pressione per le cattive notizie dal settore tecnologico e per l’aumento dei prezzi petroliferi. Il Dow Jones perde lo 0.24% a 10468, l’S&P500 lo 0.35% a 1179 e il Nasdaq lo 0.86% a 2108.
Le perdite colpiscono in particolare i titoli tecnologici. A scatenare le vendite sono stati i warning di alcune societa’ di chip. Altera, Xilinx e Cymer hanno tagliato le previsioni sulle vendite trimestrali. I titoli sono in netto ribasso.
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Ulteriori pressioni sui mercati americani le esercita il petrolio, in aumento per la seconda giornata consecutiva. Il future con scadenza gennaio guadagna 54 centesimi a $42.48 al barile. L’attenzione degli operatori e’ concentrata sull’esito della riunione dell’Opec. Il cartello petrolifero terra’ un meeting venerdi’ al Cairo, in Egitto, per discutere sulle quote di produzione.
A peggiorare il clima sono poi intervenuti i dati peggiori delle attese sui sussidi di disoccupazione. La settimana scorsa hanno registrato un incremento di 8.000 unita’ a 357.000. Le stime erano per un calo a quota 335.000.
Sugli altri mercati, sono in lieve ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.14% contro il 4.13% della chiusura di mercoledi’. L’oro guadagna $0.7 a $439.4 all’oncia e il dollaro, ancora in recupero, viene scambiato a 1.3298.