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Wall Street: avvio incerto, rimonta del greggio

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New York – Nonostante le perdite viste nelle altre piazze finanziarie mondiali, la borsa americana riesce a mantenersi sui livelli di ieri, minacciata pero’ dal tentativo di rimonta del petrolio. Dopo una partenza in sordina il Dow guadagna 31 punti circa alle 16.15 italiane, l’S&P 1,9, il Nasdaq 13. Tra i settori piu’ intonati che stanno cercando di far risalire il mercato figurano il comparto Internet, i servizi petroliferi, le societa’ di vendite al dettaglio, le aziende di sistemi di rete, l’energia solare, i materiali di base, i gruppi di casino’ e i semiconduttori.

I dati macro pubblicati sinora sono stati poco influenti sugli scambi, con i prezzi delle case che sono scesi meno del previsto su base annuale (-3,1% in gennaio). Registrata una flessione in 19 centri urbani su 20. In 4 di questi raggiunti i minimi di 11 anni. Ora l’attenzione si spostera’ sull’indice della Fiducia dei Consumatori. Dopo la delusione per il rapporto dell’Universita’ del Michigan, anche dai dati del Conference Board ci si attende un calo.

“La lettura sulla fiducia dei consumatori potrebbe offrire un qualche spunto importante per il mercato americano, che ultimamente ha fatto fatica a prendere l’una o l’altra direzione”, spiega a Marketwatch Yusuf Heusen, senior sales trader di IG Index. Gli analisti si aspettano un calo dell’indice a quota 62,3 dai 70,4 di febbraio. Per Simon Denham, numero uno di Capital Spreads, il rincaro del petrolio sara’ il principale motivo alla base del ribasso del dato del Conference Board, che dovrebbe dunque rispecchiare l’andamento dell’indice analogo dell’Universita’ del Michigan.

In ambito societario Halliburton e’ finita sotto i riflettori dopo che il gruppo di servizi petroliferi ha avvertito che le tensioni in Medioriente e Nordafrica avranno un impatto negativo sugli utili del primo trimestre. BP cede quota sulle notizie che il suo team manageriale potrebbe essere accusato di omicidio colposo per il disastro ambientale provocato dalla fuoriuscita di petrolio della sua piattaforma nel Golfo del Messico l’anno scorso.

Tutt’altro discorso merita il costruttore di case Lennar, che avanza dopo aver chiuso a sorpresa lo scorso trimestre in utile ($0,14 per azione a fronte di stime per una perdita di $0,05), mentre il fatturato e’ cresciuto dell’8,7% anno su anno a $557,9 milioni contro i $507,9 milioni previsti. La societa’ di arredamento per la casa Home Depot ha confermato le previsioni per il 2011 e ribadito la volonta’ di accelerare il piano di riacquisto di azioni proprie da $1 miliardo.

All’interno della sfera degli accordi di M&A, Technologies Research (+40% circa) verra’ acquistata da Coleman Cable per $7,2 per titolo in contanti in un’operazione del valore di circa $51,5 milioni, mentre CardioGenesis verra’ comprata da CryoLife per $0,457 per azione. General Electric si prepara a rilevare una quota azionaria del 90% nella produttrice di apparecchiature elettriche francese Converteam in un affare del valore di $3,2 miliardi.

In generale l’Europa continua a scontare il problema dei Piigs: una ricerca di S&P parla proprio dell’effetto che uno shock dei tassi di interesse avrebbe sui paesi interessati. La conseguenza potrebbe essere una ricapitalizzazione di un quarto delle banche europee, che avrebbe un impatto forte sul Pil aggregato delle aree interessate. Al momento Londra cede lo 0,1%, Parigi lo 0,3% e Francoforte lo 0,5%.

Intanto, oggi lo spread tra Portogallo e Germania è arrivato a testare il nuovo massimo storico. Più confortanti i risultati dell’asta sui Btp che hanno messo in evidenza rendimenti in deciso calo. Poco mosso il Bund. da segnalare l’intervista del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai microfoni di Maria Bartiromo di Cnbc: Napolitano ha escluso la possibilità di un ricorso a un piano di salvataggio per l’Italia.

Dal fronte economico, l’Ocse ha reso noti i dati sull’inflazione, rendimenti in deciso calo, che hanno messo in evidenza il forte impatto del petrolio sull’inflazione media, cresciuta al 2,4%.

Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza maggio del greggio recuperano terreno, virando in positivo di $0,11 a quota $104,09, dopo aver toccato i massimi di seduta in area $104,16. In Libia i ribelli sono stati attaccati dai lealisti nella citta’ di Bin Jawad. Smentiti i report secondo cui gli oppositori al regime di Gheddafi avrebbero assunto il controllo di Sirte, citta’ che ha dato i natali al colonnello.

Ieri il presidente Obama ha difeso la decisione di intervenire nel paese, ma ha promesso che il ruolo degli Stati Uniti sara’ solo comprimario, dopo che la Nato ha assunto il comando di tutte le operazioni militari.

In Siria nel frattempo e’ atteso un rimpasto del governo e in 24 ore il presidente avra’ un nuovo gabinetto di ministri. L’unica manifestazione da segnalare e’ quella dei sostenitori di Bashar al-Assad. In migliaia sono scesi in strada alla piazza Sabeh Bahrat a Damasco per mostrare il loro sostegno al leader in difficolta’.

I contratti con scadenza aprile dell’oro sono invariati a $1.419,8 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede terreno sul dollaro (-0,22%) in area $1,4056. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,461%, in rialzo di 1,3 punti base.