Avvio di seduta in netto ribasso per i mercati americani, sotto pressione ancora prima dell’apertura a causa delle crescenti preoccupazioni su terrorismo e questioni geopolitiche. Il Dow Jones cede l’1.23% a 9889 e il Nasdaq l’1.67% a 1872.
A scatenare l’ondata di vendite le notizie drammatiche che continuano ad arrivare dal Medio Oriente. Izzedin Salim, capo del consiglio di governo iracheno, e’ stato ucciso nel corso in un attacco terroristico in Iraq. Alcune bombe sono inoltre esplose in Turchia presso una filiale del gruppo finanziario HSBC.
Le inquietudini sulle questioni geopolitiche alimentano la corsa del prezzo del petrolio, che si e’ spinto a nuovi massimi storici. Il rincaro del greggio, con le probabili conseguenze su inflazione e tassi d’interesse, secondo gli esperti potrebbe frenare (se non mettere in pericolo) la ripresa economica globale.
Cattive notizie, inoltre, dagli indicatori economici. Nel mese di maggio il New York Empire State Index, l’indicatore che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera Usa, e’ sceso a quota 30.21 dai 34.03 punti di parile. Il consensus era per un valore di 34.
Sul fronte societario, un articolo del Wall Street Journal riferisce che la Sec sarebbe intenzionata ad avviare una causa civile contro Lucent Technologies. Il gruppo di infrastrutture telecom potrebbe aver impropriamente registrato in bilancio un fatturato per $1 miliardo.
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare rendimenti al 4.71%. Sul fronte valutario, nella prima mattinata a New York il cambio euro/dollaro e’ 1.2041.