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WALL STREET: AVVIO IN RIALZO, BENE I TECNOLOGICI

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Apertura con segno positivo per gli indici di Wall Street, grazie ai benefici indotti dall’iniezione di fiducia di Oracle (ORCL – Nasdaq) che dopo aver pubblicato risultati superiori alle stime del mercato, ha fornito sostegno al comparto tecnologico.

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Il mercato si e’ lasciato influenzare positivamente dai risultati di Oracle che ha chiuso il secondo trimestre al di sopra delle attese di mercato e aver affermato che il peggio potrebbe ormai essere alle spalle.

Il colosso dei software ha riportato per il trimestre aprile-giugno, il suo quarto fiscale, un utile netto di $855 milioni, o 15 centesimi per azione. Il consensus (First Call Thomson Financial) era per un utile contenuto a 14 centesimi per azione.

“Pensiamo che dal prossimo trimestre l’attivita’ dovrebbe riprendersi un po’ – ha detto Jeff Henley, direttore finanziario di Oracle – sembra che ora le cose appaiano leggermente migliori”.

Per quanto riguarda il terzo trimestre dell’anno, il suo primo fiscale, la societa’ non prevede alcun rialzo del fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si era attestato a $2,26 miliardi. Se cosi’ fosse le vendite sarebbero di $200 milioni al di sotto di quanto stimato dagli analisti a Wall Street.

Nel secondo trimestre del 2001 il fatturato e’ stato di $3,3 miliardi, al di sotto delle stime di mercato che erano di $3,4 miliardi.

John Tacchi, analista di Merrill Lynch, ha alzato il proprio rating nel lungo termine sul titolo portandolo a “buy” da “accumulate”.

Secondo Neil Herman invece, analista di punta di Lehman Brothers, le affermazioni di Oracle, secondo cui le attivita’ avrebbero raggiunto il fondo e dovrebbero migliorare gia’ dal prossimo trimestre, sono “sorprendentemente ottimistiche”.

“Sebbene i commenti del gigante dei software siano benvenuti in un momento in cui il mercato sembra puntare al ribasso – scrive Herman in una nota spedita alla clientela – i nostri colloqui con le societa’ di IT e consulenti del settore ci fanno pensare che il settore non sara’ ancora in grado di riprendersi nel terzo trimestre”.

Le affermazioni di Oracle non lasciano indifferenti Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) e Cisco Systems(CSCO – Nasdaq).

“Gli investitori sperano davvero in una ripresa del settore tecnologico”, ha commentato John Davidson di Circle Trust Co.

Notizie negative, invece, giungono da Jeffrey Immelt, direttore generale di General Electric (GE – Nyse), il quale ha affermato in un’intervista al quotidiano francese Le Monde che le probabilita’ di ricevere il via libera dalla UE sull’acquisizione di Honeywell International (HON – Nyse) siano pari a zero.

“L’offerta e’ sul tavolo – ha detto Immelt – ma tutti i segnali che abbiamo ricevuto dall’Unione Europea ci portano a pensare che l’offerta non verra’ accettata”.

Il consiglio di amminstrazione di Honeywell ha fatto sapere lunedi’ di rimanere fedele all’accordo con GE e che quest’ultima “fara’ quanto in suo potere per ottenere il nullaosta dell’antitrust UE”.

Fino ad ora le autorita’ antitrust degli Stati Uniti e del Canada hanno dato il loro consenso alla fusione tra i due colossi industriali, chiedendo solo minori disinvestimenti.

Goldman Sachs Group (GS – Nyse) ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto di $577 milioni, o $1,06 per azione, in calo per il terzo trimestre consecutivo a causa delle condizioni negative del mercato, ma in linea con le attese.

Nello stesso periodo dello scorso anno gli utili si erano attestati a $755 milioni, o 1,48 per titolo, mentre gli analisti di Wall Street (consensus First Call/Thomson Financial) si attendevano proprio un utile di $1,06 per azione.

La societa’ ha riportato un fatturato di $3,99 miliardi, contro i $4,155 miliardi del secondo trimestre dello scorso anno.

L’amministratore delegato della prestigiosa banca d’affari ha aggiunto che le prospettive sul ‘medio temine rimangono incerte’.

Sul fronte economico, il dato sulle nuove abitazioni costruite negli Stati Uniti ha registrato un calo dello 0,4% nel mese di maggio, portandosi a quota 1,622 milioni; lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Commercio Usa.

Un sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Dow Jones mostra che gli analisti a Wall Street si attendevano un calo dello 0,6%.