Partenza al ribasso per le borse USA dovuta ai timori per i bilanci aziendali. C’e’ attesa per la riunione della Federal Reserve, che martedi’ decidera’sui tassi di interesse.
Verificare aggiornamento indici IN TEMPO REALE in prima pagina
“Non vedo la possibilita’ di registrare molti utili in tutti i settori”, ha dichiarato Tom Walker di Martin Currie Investment Management, aggiungendo che “gli attacchi terroristici hanno posticipato qualunque ripresa economica”.
“Non mi aspetto una ripresa fino alla fine del 2002 o l’inizio del 2003″, ha concluso Walker.
Aumenta le preoccupazioni in materia di bilanci aziendali la decisione del Financial Accounting Standards Board, che non permettera’ alle societa’ di registrare le perdite derivanti dagli attacchi terroristici dell’11 settembre scorso sotto la voce “eventi straordinari”.
“La decisione creera’ confusione per quanto riguarda gli utili”, ha commentato Nicholas Roe-Ely di Tilney Investment Management.
Muove il mercato Microsoft (MSFT – Nasdaq), dopo le voci di una possibile alleanza con la tedesca Siemens.
Secondo le anticipazioni del Wall Street Journal, le trattative potrebbero sfociare in due joint venture del valore di $20 – $25 miliardi.
Merrill Lynch ha invece ridotto le stime su Intel (INTC – Nasdaq) e sulla concorrente Advanced Micro Devices (AMD – Nyse).
Joe Osha, analista della banca d’affari, ha tagliato le stime sul fatturato e sull’utile per azione del quarto trimestre di Intel, e ha ridotto le stime sia del 2001 che del 2002 di Advanced Micro Devices.
Sul fronte macroeconomico il reddito personale negli Stati Uniti e’ rimasto invariato nel mese di agosto; il dato sulle spese personali e’ cresciuto dello 0,2%. Lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Commercio USA.
In luglio, il reddito aveva registrato un aumento dello 0,5% (dato rivisto) e le spese personali per beni e servizi sono state riviste allo 0,2%.
I dati di agosto mostrano una debolezza dell’economia maggiore di quella prevista.
Un sondaggio condotto dal canale televisivo CNBC insieme all’agenzia di stampa Dow Jones mostra infatti che gli economisti intervistati si attendevano un rialzo del reddito dello 0,3%, e delle spese personali dello 0,4%.
Molti economisti pensano che gli Stati Uniti sono gia’ in recessione, dal momento che le spese al consumo rappresentano due terzi dell’economia.
“Prima dell’attentato dell’11 settembre, i consumatori alimentavano l’economia; adesso, ovviamente, stanno diventando piu’ cauti – ha detto Wayne Ayers, capo economista per FleetBoston Ginancial Corp. – Dopo l’attacco terroristico, i consumatori hanno essenzialmente assunto una mentalita’ ‘bunker’ ossia protettiva, e penso che siamo in una vera e propria recessione”.