Avvio di seduta in calo per gli indici americani, con gli operatori comunque in attesa dell’annuncio da parte della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Il Dow Jones arretra dello 0.27% a 10870, l’S&P500 dello 0.38% a 1280, il Nasdaq perde lo 0.50% a 2295.
L’attenzione e’ interamente rivolta alla riunione della Federal Reserve sui tassi d’interesse, l’ultima che vedra’ Alan Greenspan nel ruolo di presidente. Le attese sono per un aumento di un quarto di punto percentuale, il quattordicesimo della lunga serie iniziata nel giugno 2004, che porterebbe il costo del denaro al 4.5%.
Di fondamentale importanza sara’ valutare il documento ufficiale che accompagna la decisione, da cui potrebbero emergere segnali di un possibile stop al ciclo rialzista. In tal caso, molti analisti ritengono che si potrebbe assistere ad un rally finale degli indici, proprio a poco meno di due ore dalla chiusura. La decisione verra’ comunicata alle 20:15 ora italiana.
C’e’ molta attesa anche per i numeri trimestrali del colosso Internet Google, che comunichera’ i risultati finanziari dopo la chiusura delle borse. Tra le altre societa’ che hanno riportato i risultati trimestrali, bene Merck e la famosa societa’ produttrice di cereali Kellogg. Numeri positivi anche per il colosso del tabacco Altrai, ma un deludente outlook sui prossimi trimestri ha fatto scivolare il titolo in ribasso nella prima ora di scambi.
Contrastati i dati economici comunicati in mattinata. La fiducia dei consumatori e’ cresciuta a quota 106.3 punti, milgiore livello dal giugno 2002. Le attese degli analisti erano per un rialzo piu’ contenuto a quota 105. E’ risultato in calo, invece, il dato sul Chicago PMI, sceso a 58.5 punti dai precedenti 61.5, livello inferiore a quello stimato dagli economisti che era di 59.8 punti.
Nel comparto energetico, in calo il petrolio. Nella prime battute, i contratti futures con scadenza marzo segnano un ribasso di 27 centesimi a quota $68.08. Poche ore fa si e’ concluso a Vienna il vertice dell’Opec. Il cartello petrolifero ha deciso di lasciare invariate le quote produttive. Il prossimo meeting e’ previsto per l’8 marzo.
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Sugli altri mercati, invariati i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.537%. Avanza l’oro, al momento in progresso di $2.50 a $573.10 all’oncia. Sul valutario, infine, l’euro viene scambiato a quota 1.2120 contro il dollaro.