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WALL STREET: AVVIO FIACCO, DELUSIONE DA PFIZER

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Avvio di seduta fiacco per gli indici americani, su cui tornano a prevalere le vendite innescate da un deludente outlook di Pfizer e dall’aumento del deficit pubblico, ad un livello superiore a quello atteso. Il Dow Jones e’ invariato% a 10887, l’S&P500 arretra dello 0.04% a 1263, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.34% a 2248.

Nel mese di dicembre, il deficit della bilancia commerciale USA si e’ allargato dell’1.5% rispetto al mese precedente attestandosi alla quota di $65.7 miliardi. Il dato si e’ rivelato peggiore alle stime degli analisti che erano per una aumento del deficit a $64.8 miliardi dai $64.2 mld fatto registrare a novembre.
Per l’intero 2005, gli Stati Uniti hanno registrato un deficit record di $725.8 miliardi, circa il 5.8% del Prodotto Interno Lordo. Nel 2004 si era attestato a quota $617.6 mld. (5.3% del Pil).

Contrastati gli ultimi aggiornamenti provenienti dal comparto societario. Met Life (MET), Allied Waste (AW), Analog Devices (ADI), e Aon (AOC) hanno battuto le attese, Lions Gate (LGF), Arch Coal (ACI), e Chemtura (CEM) hanno deluso le stime degli analisti.

Crollato il titolo della storica societa’ sviluppatrice di videogames, Atari, che ha inaspettatamente comunicato una trimestrale inferiore alle attese, evidenziando seri dubbi sul futuro dell’azienda; le azioni ATAR sono arrivate a perdere piu’ del 40% nelle ore successive al rilascio dell’annuncio.

A mettere maggiore pressione ai mercati e’ anche l’outlook negativo offerto dal colosso farmaceutico Pfizer. La societa’ ha annunciato che con molta probabilita’ gli utili per azioni saranno di circa $2, inferiori rispetto alle attese del mercato. Al momento il titolo e’ in calo del 2.5%.

Sotto i riflettori anche il titolo del gigante software Oracle. L’azienda ha annunciato un taglio di 2 mila posti di lavoro, in seguito all’acquisizione del produttore Siebel System; ha inoltre offerto un outlook per la restante parte dell’anno che si e’ attestato appena in linea con il consesus degli analisti.

Sul fronte energetico, i contratti futures sul petrolio sono arrivati a guadagnare 34 centesimi a quota $62.94 nelle prime battute. Durante le contrattazioni elettroniche avevano registrato un minimi di $62.54 al barile.

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Sugli altri mercati, in rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.51%. In ribasso ( $5.00) l’oro, al momento a $563.10 all’oncia. Sul valutario, infine, l’euro e’ in rialzo sul dollaro e viene scambiato a quota 1.2011.