Avvio di seduta contrastato per gli indici americani. Il Dow Jones avanza dello 0.15% a 10313, l’S&P500 e’ invariato a 1191 e il Nasdaq cede lo 0.22% a 2048.
Dopo la deludente prova della scorsa settimana, che ha visto gli indici arretrare di circa tre punti percentuali e il petrolio segnare un nuovo record, i listini sono vicini alla linea di parita’ a conferma dell’indecisione degli investitori, ancora alla ricerca di alcuni segnali positivi che possano spingere al rialzo i mercati.
La settimana sara’ ricca di appuntamenti economici. I dati sulla fiducia dei consumatori, l’indicatore sul reddito personale e il valore definitivo del Pil del primo trimestre potranno offrire agli investitori una situazione piu’ chiara sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce. Giovedi’ l’attenzione sara’ tutta per l’incontro del Fomc per la decisione sui tassi d’interesse. Le attese sono per un rialzo di un quarto di punto percentuale che porterebbe il tasso sui fed funds al 3.25%.
A preoccupare gli operatori e’ ancora una volta il petrolio schizzato in mattinata ad un nuovo massimo storico di $60.64. In questo momento il greggio sta continuando a salire: il future con scadenza agosto viene scambiato a $60.38 al barile, in rialzo di 54 centesimi.
A causare la corsa del petrolio sono alcune preoccupazioni sulla quantita’ di output che, secondo le stime degli esperti, non sara’ in grado di far fronte alla crescente domanda, soprattutto mentre ci inoltriamo nella stagione estiva, periodo in cui aumentano sensibilmente i consumi di benzina. In mattinata sono state rilasciate operazioni da parte del presidente dell’OPEC relative ad un’apertura per l’aumneto della produzione di greggio.
Passando alla cronaca societaria, continua a destare interesse la notizia sull’acquisizione di Unocal dal parte della societa’ energetica cinese CNOOC. I dirigenti dei due gruppi si incontreranno in settimana a New York per discutere sull’affare. Il prezzo offerto da CNOOC si aggira intorno ai $18.5 miliardi.
Nel settore elettronico, appare particolarmente sotto pressione Apple Computer. Sulla societa’ pesano gli aggiornamenti, da parte delle compagnie di telefonia mobile, su alcuni modelli di cellulari, relativi alla possibilita’ di riprodurre musica digitale. Il titolo cede quasi il 2%.
Tra le societa’ che hanno comunicato i risultati trimestrali, sia il colosso di articoli sportivi Nike e che la catena retail Walgreen hanno battuto le stime del mercato.
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Sugli altri mercati, sono in leggero rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 3.91% contro il 3.92% della chiusura di venerdi’. L’oro e’ in ribasso di 40 centesimi a $441.60 all’oncia e l’euro viene scambiato a 1.2160 contro il dollaro.