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WALL STREET: AVVIO DI SETTIMANA CON SEGNO NEGATIVO

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Dopo tre sessioni consecutive di rialzi i listini americani hanno chiuso la giornata in rosso. Sui mercati hanno pesato i dati contrastati dal fronte economico, il caro petrolio e gli sviluppi delle questioni geopolitiche. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.70% a 10,766, l’ S&P 500 lo 0.64% a 1203 e il Nasdaq lo 0.66% a 2051.

Gia’ in mattinata i dati macroeconomici non avevano offerto segnali incoraggianti. Nel mese di gennaio il reddito personale degli Stai Uniti ha registrato un calo del 2.3%: e’ la flessione piu’ marcata degli ultimi 11 anni. Invariato l’andamento delle spese al consumo; l’indicatore mostra pero’ un netto incremento del livello dei prezzi, alimentando le preoccupazioni sulla crescita dell’inflazione.

Ancora dal fronte macro, cattive notizie anche dal settore immobiliaer: le vendite di nuove case a gennaio sono scese del 9.2%, in misura maggiore rispetto al consensus del mercato. Infine,l’indice Chicago PMI e’ invece risultato al di sopra delle stime (62.7 vs 60.5).

Le dimissioni del primo ministro libanese filo-siriano e del suo governo, pressato dalle incalzanti manifestazioni di piazza, hanno aggiunto ulteriori pressioni ai mercati finanziari.

Ancora sotto i riflettori il petrolio, che continua a tenersi ben al di sopra dei $51 al barile. Spinto dall’improvvisa ondata di freddo che ha interessato Stati Uniti ed Europa il future con scadenza aprile ha archiviato la sessione in rialzo di 6 centesimi a $51.55 al barile.

Notizie poco confortanti sono arrivate poi dal fronte societario. Prima ancora dell’apertura alle contrattazioni, Biogen Idec ed Elan, societa’ attive nel settore biotech, hanno annunciato la sospensione volontaria della commercializzazione del Tysabri. Il farmaco per la sclerosi multipla (prodotto in partnership dalle due aziende) sembrerebbe letale se assunto in combinazione con altri farmaci. Immediata l’ondata di vendite sui titoli e i downgrade delle banche d’affari. Alla fine della giornata la performance borsistica dei due gruppi e’ disastrosa: -42.69% per BIIB, -70.22% per ELN.

Giornata da dimenticare anche per i colossi automobilistici General Motors e Ford. Banc of America prevede un calo dei titoli per il futuro, e ha tagliato il rating sulle due aziende a Sell. Pesante il bilancio di chiusura dei titoli, che hanno ceduto rispettivamente il 3.36% e il 2.69%.

Anche oggi hanno continuato a tenere banco le notizie di fusioni e acquisizioni. May Department Stores ha accettato di essere acquisita da Federated Department Stores per una cifra che si aggira intorno agli $11 miliardi.

La societa’ di trasporti Yellow Roadway ha annunciato l’intenzione di acquisire USF Corp per $1.37 miliardi in cash e azioni. Il gruppo retail Pathmark Stores e’ in trattativa per essere acquisito da C&S Wholesale Grocers, mentre e’ saltato il piano di fusione di $3.8 miliardi tra le farmaceutiche Mylan Laboratories e King Pharmaceuticals.

Nel settore telecom e’ ancora protagonista la corsa tra Verizon e Qwest Communication per l’acquisizione di MCI. La sezione online del Wall Street Journal riporta che Qwest ha intenzione di modificare ancora una volta i termini dell’offerta. Ricordiamo che il board di MCI ha gia’ accettato la proposta avanzata da Verizon ma sta valutando quella della rivale.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero calo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.3235. L’oro ha chiuso in rialzo di $1.5 a $ 437.60 all’oncia.
In netto ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ balzato al 4.37% dal 4.26% della chiusura di venerdi’.