Avvio di seduta debole per i mercati americani, su cui torna a prevalere la cautela dopo i rialzi messi a segno nelle ultime sedute. Il Dow Jones cede lo 0.18% a 10198, l’S&P500 lo 0.08% a 1134 e il Nasdaq lo 0.03% a 1951.
Dopo le buone performance delle ultime giornate, i listini Usa oggi sembrano posizionati per una pausa di consolidamento. Le preoccupazioni sul nuovo aumento dei prezzi energetici e le notizie non brillanti dal fronte societario non lasciano troppo spazio alle possibilita’ di una prosecuzione del rally.
Il principale freno al progresso degli indici arriva dal petrolio. Il prezzo del greggio in questo momento guadagna 85 centesimi a $50.76 al barile. Pesano gli effetti degli uragani sulle condizioni dell’offerta nel Golfo del Messico. Nel corso della mattinata la quotazione del petrolio si e’ spinta a $50.91, nuovo massimo storico.
Passando al comparto societario, cattive notizie dal settore hi-tech. Favoriscono i sell il warning sulle vendite del gruppo di chip Advanced Micro Devices e la nota negativa di una banca su Hewlett-Packard.
Alcuni problemi legati alla commercializzazione del farmaco Rituxan tengono poi sotto pressione il gruppo biotech Genentech. Tra i pochi spunti positivi, da segnalare l’upgrade di banca d’affari sul colosso informatico IBM.
Per quanto riguarda gli indicatori economici, alle 16:00 ora italiana saranno pubblicati i dati di settembre sull’ISM servizi. Gli economisti si aspettano in media un aumento a quota 59 dai 58.2 punti del mese scorso.
Sugli altri mercati, sono invariati i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.17%. L’oro guadagna $1.80 a $417.40 all’oncia e il dollaro viene scambiato a 1.2284 contro l’euro.