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WALL STREET: AVVIO CAUTO ASPETTANDO I DATI MACRO

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Avvio cauto per i mercati americani in attesa di indicazioni sul fronte macroeconomico. Alle 16.00 (le 10:00 ora di New York) sara’ infatti comunicato il dato sulla fiducia dei consumatori per il mese di ottobre. Sulla scia del dato, le Borse Usa potrebbero decidere se proseguire i ribassi di ieri o tentare il recupero.

Indicazioni ancora piu’ importanti arriveranno venerdi’ con il rapporto sull’occupazione e l’’ISM manifatturiero e fino ad allora l’atteggiamento degli investitori potrebbe rimanere prudente. Le indicazioni macro di venerdi’ saranno infatti, a parere di molti esperti, decisive per un taglio o meno dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve nel meeting che si terra’ mercoledi’ 6 novembre. I dati economici comunicati negli ultimi tempi non promettono comunque niente di buono e anzi hanno messo in luce un rallentamento della ripresa (vedi Beige Book ad esempio). La debolezza dell’economia ha fatto quindi aumetare la probabilita’ di un taglio del costo del denaro. Non a caso, ieri, i contratti future sui fed funds scontavano una probabilita’ di un taglio pari al 68%.

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“L’economia sta peggiorando – ha dichiarato Han van Rhee, gestore di fondi per F. Van Lanschot Bankiers, citato da Bloomberg.com – abbiamo bisogno di una serie di numeri economici buoni per vedere rialzi sostenibili sui mercati”.

Tuttavia, c’e’ chi non dispera ed e’ convinto che il recente rally continuera’ e che le perdite complessive annuali non saranno troppo pesanti. Lo strategist Byron Wien di Morgan Stanley ha infatti dichiarato che il rally sostenuto dai mercati azionari americani la scorsa settimana, nonostante i dati macroeconomici non ancora convincenti, e’ stato un segno positivo e ritiene che i mercati possano salire fino alla fine dell’anno e concludere il 2002 con un calo limitato al 10-15%.

Sul fronte societario intanto continuano ad arrivare notiizie miste. Se il colosso del largo consumo e blue chip del Dow Jones Procter & Gamble ha battuto le stime sugli utili e confermato gli obiettivi, il gigante petrolifero BP Amoco ha deluso le attese e lanciato un warning sulla produzione.

La situazione sui listini
Il Dow Jones dopo il forte rialzo delle ultime tre settimane prosegue in una fase laterale compresa tra 8.275 e 8.581 punti. Rimangono validi gli ostacoli segnalati negli scorsi report. In caso di rottura al rialzo un superamento di quota 8.560-8.610 dovrebbe spingere l’indice verso la resistenza posta a 8.750 punti. Viceversa una rottura al ribasso, superata quota 8.267 spingerebbe l’indice in zona 8.030-8.000 punti. Il Nasdaq mantiene ancora la sua impostazione moderatamente rialzista che dovrebbe rimanere valida fino al mantenimento di quota 1.300-1305. Una rottura al ribasso dovrebbe spingere l’indice a ridosso di quota 1.281 e successivamente in caso di mancato rimbalzo fino al supporto di 1.250 punti. Viceversa se l’indice dovesse ricominciare a correre verso l’alto, rimane valida la resistenza posta a 1.345-1.350 superata la quale ci sono spazi per una crescita fino a 1.395-1.430 punti (a cura dell’Ufficio Studi di Wall Street Italia).

Gli altri titoli e/o settori da tenere d’occhio

Cisco (CSCO – Nasdaq): UBS Warburg ha dichiarato che il colosso infrastrutture Internet avrebbe deciso di abbassare i prezzi di alcuni suoi dispositivi. In particolare la strategia ha colpito il modello Catalyst 6500 LAN Switch , il cui prezzo dovrebbe essere ridotto tra il 15% e il 35%. Sulla scia della decisione del gruppo, UBS ha tagliato le stime sul fatturato relativo al trimestre che termina a gennaio di un ammontare di $50 milioni. Sul trend dell’azione, la banca d’affari ritiene che nei prossimi mesi la valutazione dovrebbe attestarsi in un range compreso tra $8 e $12. Il titolo era in ribasso nel preborsa.

settore retail (DJ_RTS ) e alimentare: la banca d’affari Lehman Brothers ha rivisto al rialzo il rating sui titoli del settore retail e alimentare a “neutral’ da “negativo”.

Micron Technology (MU – Nyse ): la banca d’affari Bear Stearns ha alzato le stime sulla societa’ di semiconduttori , tuttavia secondo il broker la forza mostrata dal gruppo potrebbe essre fugace. Il titolo era in leggero calo nel preborsa.

Coca-Cola (KO – Nyse ): il Wall Street Journal riporta che alcuni investitori sono preoccupati che i prodotti che non fanno parte dell’attivita’ core del colosso delle bevande analcoliche non siano altrettanto redditizi.

AOL Time Warner (AOL – Nyse ): diverse indiscrezioni riferiscono come Steve Case, presidente del colosso media e Internet ‘, abbia confidato a diversi collaboratori di essere aperto a piani di spin off della divisione Internet. Il titolo era in leggero rialzo nel preborsa.

Qwest (Q – Nyse ): la societa’ di tlc starebbe progettando una nuova manovra di pulizia di bilancio per un totale di $40 miliardi. La svalutazione degli asset dovuta alla bolla dei titoli telefonici conterebbe da sola per $30 miliardi. Altri $531 milioni di svalutazione verrebbero dai cosiddetti contratti di scambio di capacita’ di traffico (swap capacity). Qwest rendera’ noti i risultati del terzo trimestre domani prima della chiusura. Il titolo ha ceduto oltre il 13% nel preborsa.

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