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Wall Street avanza, spinta da dati e materie prime

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New York – Avvio di seduta positivo a New York con i mercati finanziari che si sono stabilizzati un po’ in tutto il mondo dopo le perdite accusatre ieri. I rialzi in apertura sono compresi tra lo 0,2 e lo 0,35%, aiutati anche da un indebolimento del dollaro (0,3% contro le principali valute rivali). Nel frattempo i prezzi del petrolio avanzano aiutati dalla revisione al rialzo delle stime sui prezzi da parte di Goldman Sachs, mentre oro e argento salgono sui massimi di giornata rispettivamente sopra $1.524 e sopra $36 l’oncia.

Gli investitori sembrano pronti, anche se con cautela, a ritornare a fare acquisti dopo aver premiato ieri i titoli piu’ difensivi e penalizzato quelli piu’ rischiosi. I problemi del debito sovrano europeo, che ieri hanno messo sotto pressione l’azionario in tutto il mondo, non sono del tutto stati messi da parte.

Dal punto di vista tecnico per il Dow sara’ fondamentale riconquistare quota 12.500. Un consolidamento dell’S&P 500 a quota 1,320 dovrebbe aiutare il mercato a mantenere un andamento positivo.

Sul fronte macroeconomico, i dati sulle vendite di case nuove hanno contribuito a mantenere alto il morale degli investitori. Dopo una tornata di cifre deludenti per il mercato immobiliare si sono visti segnali di ripresa, seppur timidi.

In ambito di trimestrali, AutoZone guadagna terreno dopo aver battuto le stime. Stesso discorso merita Perfect World, che ha riportato risultati migliori del previsto ieri a mercati chiusi. Anche DSW e Sanderson Farms hanno fatto meglio delle attese, manete Cracker Barrel Old County Store e Medtronic hanno deluso.

Quanto all’Italia, appena due giorni dopo aver tagliato l’outlook sul debito, S&P si è scagliata infatti contro quattro istituti . I bancari sono così sotto pressione. Tra le storie positive Fiat Spa (+2,45%), nel giorno dell’annuncio dei ripagamenti dei debiti di Chrysler ai governi americano e canadese.

La notizia va ad aggiungersi al clima di preoccupazione che continua ad aleggiare in Europa e che ha per oggetto la situazione in cui versa la Grecia e in generale tutta l’area euro.

I timori si riflettono anche oggi con l’allargamento degli spread dei titoli periferici; quelli di Portogallo, Irlanda e Grecia tornano a toccare nuovi record. Il tutto mentre Christian Noyer, membro del direttivo Bce, avverte che una eventuale ristruturazione della Grecia causerebbe un default horror.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna luglio sono in rialzo (+1,78%) a $99,44 il barile. I contratti con scadenza luglio sull’oro avanzano dello 0,6% $1.524,4 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in progresso (+0,39%) a $1,4102. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale si attesta a quota 3,154%, in rialzo di 2 punti base.