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Wall Street avanza, petrolio in discesa

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New York – Dopo una partenza in deciso progresso, i listini azionari di Wall Street con il passare degli scambi perdono slancio. I rialzi al momento sono dell’ordine dello 0,2-0,8%.

Intanto i prezzi del petrolio cedono terreno dopo che la Libia ha annunciato un cessate il fuoco immediato. I prezzi sono scesi sotto 101 dollari al barile, perdendo oltre due dollari dopo che la Libia ha annunciato l’interruzione di tutte le operazioni militari. In precedenza a spingere in rialzo l’oro nero era stato l’annuncio dell’accordo trovato dalle forze internazionali al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per una no-fly zone nel paese nordafricano.

Continua dunque la rimonta, con gli investitori ispirati dall’intervento coordinato del G-7 – il primo dal 2000 – teso a interrompere i rialzi dello yen dopo il terremoto e lo tsunami che hanno devastato il Giappone, provocando la morte di 6.405. Si stima che il bilancio salira’ ancora, dato che a una settimana dalla catastrofe circa 10.200 risultano ancora scomparse.

La notizia ha spinto in rialzo azionario e commodities. Il dollaro, da parte sua, guadagna quasi il 3% nei confronti della valuta giapponese. “Come abbiamo piu’ volte sottolineato, la volatilita’ in eccesso e gli sbalzi di prezzo esagerati nei tassi di cambio hanno avuto implicazioni avverse per la stabilita’ economica e finanziaria”, si legge nel comunicato del G-7.

A contribuire ai rialzi sono anche le speranze che le autorita’ del paese nipponico saranno in grando di riportare la crisi nucleare sotto controllo. Il mercato e’ ottimista nonostante l’allerta nucleare sia appena stato alzato a 5 nella scala di 7 gradini per misurare la gravita’ dell’incidente atomico.

Gli operatori tengono un occhio di riguardo anche ai nuovi sviluppi in Medioriente e Nordafrica. In particolare i riflettori sono puntati sulla Libia, dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha dato la sua approvazione all’utilizzo di una no-fly zone nel paese, autorizzando tutte le misure necessarie per proteggere i civili. I raid aerei contro le forze di Muammar Geddhafi potrebbero avvenire gia’ a partire dai prossimi giorni.

Nel frattempo la situazione rimane molto tesa nella regione del Golfo Persico, la principale area di risorse petrolifere. In Bahrein centinaia di manifestanti si sono riuniti nelle strade della capitale Manama per seppellire un attivista ucciso negli scontri con le forze del governo. L’agenzia S&P ha degradato di due gradini il rating sul credito dell’arcipelago vicino all’Arabia Saudita. Nel frattempo in Yemen la polizia ha sparato sulla folla uccidendo 11 persone. In totale sembra che siano almeno 30 i morti durantge gli scontri avvenuti nella capitale Sana’a.

Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza aprile del greggio bruciano due dollari in pochi minuti, accusando un calo di $0,45 a $100,46 il barile. I contratti con scadenza aprile dell’oro avanzano dell’1,05% a $1.419 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro guadagna ancora terreno sul in area $1,4132 (+0,79%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,304%, in rialzo di 5,6 punti base.