Giornata volatile a Wall Street dove gli indici azionari hanno attraversato piu’ volte la linea di parita’ prima di archiviare la seduta in progresso. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.49% a 12362, l’S&P500 lo 0.46% a 1334, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.45% a 2286. Spunti positivi sono emersi dalla trimestrale di Johnson & Johnson e dalla ripresa dell’attivita’ manifatturiera; a costituire un elemento di preoccupazione per gli investitori e’ stato pero’ l’incremento dell’inflazione oltre le attese. Alcune pressioni sono giunte infine dal comparto energetico con il petrolio schizzato ad un nuovo record: da un lato il fatto incoraggia gli acquisti di titoli energetici, dall’altro alimenta i timori per l’impatto degli elevati costi sui consumi delle famiglie americane e delle aziende.
Dopo i cattivi annunci di colossi come Alcoa (AA),
General Electric (GE) e United Parcel Services (UPS), in mattinata sono emersi segnali incoraggianti dalla trimestrale del gigante dei prodotti di largo consumo Johnson & Johnson (JNJ) che ha riportato utili per azione di 6 centesimi superiori al consensus. Anche la lettura del NY Empire State Index, rimbalzato in territorio positivo dopo il crollo dello scorso mese, ha avito l’effetto di riportare gli acquisti sull’azionario interrompendo cosi’ la serie di ribassi.
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Ad alimentare un clima di ansia tra gli operatori e’ stato pero’ il dato sull’inflazione, soprattutto dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Banca Centrale USA che potrebbe porre fine al ciclo di ribassi del costo del denaro avviato lo scorso anno. Nel mese di marzo infatti i prezzi al consumo (PPI) hanno registrato una variazione positiva dell’1.1% attestandosi a livelli superiori a quelli del consensus; in linea con le attese invece la versione “core” del dato, salita dello 0.2%.
L’aumento inatteso dei prezzi (mercoledi’ saranno comunicati quelli al consumo – CPI) associato al nuovo record storico del petrolio, balzato ad un soffio dai $114 al barile, ha dunque comportato una brusca oscillazione dell’azionario accompagnata da un incremento della volatilita’ sui mercati. I futures con consegna maggio sull’oro nero hanno archiviato la sessione in progresso di $2.03 a $113.79 al barile (max intraday $113.99) spinti da alcuni problemi riscontrati negli impianti di produzione dislocati in Messico e in Nigeria.
Subito dopo la chiusura delle borse gli occhi saranno puntati sulla trimestrale del colosso dei chip Intel (INTC) per cui si temono numeri inferiori alle attese dopo il profit warning lanciato dalla rivale Advanced Micro Devices (AMD) nei giorni scorsi a causa di un brusco rallentamento delle vendite su tutti i segmenti del business.
Riflettori accesi anche sul
settore aereo grazie all’offerta di acquisto del valore di $3.63 miliardi avanzata da Delta Airlines (DAL) su Northwest (NWS) nel tentativo di dare origine alla piu’ grande compagnia aerea del mondo. La proposta, svelata nell’after hour di lunedi’ sera, e’ in attesa del giudizio delle autorita’ competenti. Intanto i due titoli hanno ceduto vistosamente terreno (-10%) a causa dei commenti di alcuni analisti che non intravedono nell’operazione il giusto mezzo per un rilancio dei ricavi. Si vocifera ora su un nuovo, possibile merger tra Continental Airlines (CAL) e United Airlines (UAUA); il motivo sembra chiaro: cercare riparo dalla forte accelerazione dei
prezzi dei carburanti e dal rallentamento economico.
Volatile la giornata dei titoli finanziari, ad un certo punto della seduta pressati dall’annuncio del gruppo State Street (STT) che ha dichiarato in una conference call di dover affrontare miliardi di dollari di perdite di portafoglio potenziali, con il risultato di vedere l’azione precipitare del 10% circa.
Sugli altri mercati, sul valutario, euro in flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5778. In lieve progresso l’oro. I futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno guadagnato $3.30 a $932.00 l’oncia. In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ avanzato al 3.57% dal 3.513% di lunedi’.
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