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WALL STREET AVANZA, NUOVA SPINTA DALLA FED

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Giornata positiva per la borsa americana, galvanizzata dalla decisione della Federal Reserve di avviare l’acquisto di Treasury a lunga scadenza nel tentativo di fornire un ulteriore supporto alla ripresa dell’economia. Il Dow Jones ha guadagnato l’1.23% a 7486, l’S&P500 il 2.09% a 794, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.99% a 1491.

Al termine della riunione di due giorni a porte chiuse svoltasi a Washington, la Fed ha confermato i tassi d’interesse in una forchetta dello 0.00%-0.25% ed annunciato che ampliera’ il programma di acquisto di asset MBS (titoli obbligazionari garantiti dai mutui ipotecari) di altri $750 miliardi. A soprendere il mercato e’ stata pero’ la notizia relativa all’acquisto di Treasury per un totale di $300 miliardi, una mossa del tutto inattesa, che non si verificava dagli anni ’60.

Si tratta di un’azione destinata a sostenere l’economia reale, perche’ provochera’ un abbassammento dei rendimenti dei tassi su mutui e obbligazioni societarie, che sono legati a quelli dei Treasuries. L’ultima volta che la Fed ha intrapreso azioni destinate a influenzare i tassi di interesse a lungo termine e’ stato quando l’amminsitrazione kennedy concepi’ la cosiddetta “Operation Twist”.

“L’operazione e’ quanto di meglio ci sia dopo i tassi di interesse”, commenta un analista, ricordando che nel 2002 il presidente della Fed Ben Bernanke aveva dipinto esattamente questo scenario, parlando della possibilita’ di stampare nuova carta per risollevare l’economia.

A guidare i rialzi sono state le banche, tra i titoli piu’ favoriti dall’annuncio della Fed. Citigroup e Bank of America hanno messo a segno rialzi percentuali a due cifre, bene anche JP Morgan, avanzata del 7.84%.

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Tra le news societarie di M&A, sotto i riflettori l’accordo tra IBM e Sun Microsystems. Secondo il Wall Street Journal il colosso informatico avrebbe intavolato le trattative per rilevare JAVA in un’operazione valutata $6.5 miliardi in cash, o comunque al doppio dell’ultimo valore di chiusura del titolo.

Nulla di fatto invece nel settore delle bevande. Coca-Cola ha visto respingersi l’offerta da $2.4 miliardi avanzata sul Huiyuan Juice Group: il governo cinese ha impedito in questo modo che si materializzasse il piu’ grosso takeover di sempre da parte di un gruppo estero.

Tra le societa’ che hanno pubblicato i risultati trimestrali, hanno fatto meglio delle attese il produttore di software Adobe Systems e la societa’ della difesa AAR,il cui titolo mette a segno un progresso percentuale a due cifre; ha deluso il consensus invece l’azienda alimentare General Mills. A mercati chiusi renderanno noti i risultati trimestrali Oracle e Nike.

Sugli altri mercati nel comparto energetico il greggio chiude in calo ma sui massimi di seduta. I futures con consegna aprile scivolano a $48.14 al barile. Sul valutario, l’euro si rafforza nei confronti della controparte Usa. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ il cambio tra le due valute e’ di 1.3457. In netto ribasso l’oro a $889.10 l’oncia (-$27.70). Volano i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso bruscamente (maggior calo intraday dal 1987) al 2.5330% dal 3.0030% della chiusura di martedi’, spinto al ribasso proprio dalla decisione della Fed di riacquistare T-Bond.