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Wall Street avanza, focus sulle banche centrali

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New York – Si apre in rialzo la settimana alla borsa americana, che cerchera’ di estendere i guadagni di aprile. Fli investitori continuano a mostrare una certa propensione al rischio, anche in assenza di veri e propri catalizzatori.

Dopo l’oltre +5% messo a segno nel trimestre, che ha permesso agli indici di iniziare l’anno cosi’ bene come non si vedeva dal 1998, oggi l’indice S&P 500 Index guadagna 2,34 punti a quota 1.334,75, il Dow 8,86 in area 12.385,58, il Nasdaq 7,12 punti a 2.796,72. L’indice delle blue chip tentera’ di raggiungere i massimi di venerdi’ a 12.419, mentre l’S&P di 1.337 e il Nasdaq di 2.802.

I prezzi energetici, dopo aver attirato un certo interesse nel preborsa tanto che il pretrolio si era portato sui nuovi massimi di due anni a $108,48, ora ritracciano sotto la linea di parita’. In Libia i ribelli hanno conquistato terreno e avanzato in una citta’ chiave per la produzione di petrolio. Stando agli ultimi report, il colonnello Muammar Gheddafi starebbe cercando di stringere un accordo per mettere fine alla guerra e per il New York Times due dei suoi fogli hanno proposto la nascita di una democrazia costituzionale.

Secondo Commerzbank oltre al conflitto in Libia e alle proteste nella regione mediorientale, a offrire un supporto ai prezzi energetici la settimana scorssa sono stati i dati positivi in ambito lavorativo Usa. Nel frattempo l’indice del dollaro, che misura la prova della vauta statunitense contro le sei principali rivali, e’ indeciso sulla strada da intraprendere.

Volatili i mercati europei. Il tono tiepido, accompagnato da una certa tensione nelle sale operative, e’ probabilmente dovuto anche alle riunioni di politica monetaria attese in settimana. Giovedi’ la Bce dovrebbe alzare i tassi di interesse, mentre entro la fine dell’anno e’ sempre piu’ probabile vedere una stretta monetaria anche in Usa.

In calendario macro non sono previsti appuntamenti di rilievo pertanto gli occhi saranno puntati sul fronte geopolitico, mentre le quotazioni del petrolio continuano a salire. Ma la ripresa del mercato occupazionale avra’ anche l’effetto di alimentare le speculazioni circa le prossime mosse in materia di politica monetaria dela Federal Reserve. Se da un lato ormai sembra da escludere un nuovo round di misure straordinarie di allentamento, dall’altro in pochi si sentono di escludere un intervento aggressivo di rialzo dei tassi entro la fine dell’anno.

In ambito societario, i titoli Vodafone Group quotati a New York si spingno in rialzo dopo che il gigante tlc britannico ha annunciato che vendera’ una quota del 44% in SFR alla francese Vivendi per una somma pari a circa $11,3 milliardi.

Sugli altri mercati i contratti del petrolio con scadenza maggio del greggio hanno guadagnato $0,53 a $108,47 il barile. I contratti con scadenza maggio sull’oro sono avanzati dello 0,3% a $1.433 l’oncia.

Sul fronte valutario l’euro cala dello 0,11% sul dollaro in area $1,4211. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,418%, in flessione di 3,3 punti base rispetto alla chiusura di ieri.